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Fipe: il lavoro femminile nella ristorazione

Bar e ristoranti rappresentano «un mondo di eccellenza al femminile». A spiegarlo è, in occasione della festività dell’8 marzo, il Fipe, che in questo modo celebra ...

Bar e ristoranti rappresentano «un mondo di eccellenza al femminile». A spiegarlo è, in occasione della festività dell’8 marzo, il Fipe, che in questo modo celebra le donne «che ogni giorno lavorano dietro i banconi dei bar, nelle cucine e nelle sale di ogni trattoria, ristorante, pizzeria, per regalare ogni giorno un momento di convivialità e un sorriso, dal caffè del mattino al cocktail della sera».

Secondo la Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi, si tratta di un universo fatto di 375.044 lavoratrici dipendenti che costituiscono il 53,3% del totale occupati dipendenti nei pubblici esercizi. Di queste in particolare 118.486 lavorano nei bar (il 31,6%) e 172.341 nei ristoranti (il 46%), in prevalenza con un’età compresa tra i 20 e i 30 anni (il 28,6%), tra i 40 e 50 anni (il 22,2%) e i 30 e 40 anni (il 15,6%). Nel settore non mancano inoltre le imprenditrici: per quanto riguarda i servizi di ristorazione nel loro compleso sono 64.185 le ditte individuali con un titolare donna, pari a circa un terzo delle imprese (il 38,5%).

«L’8 marzo è l’occasione per ricordare il valore aggiunto che le donne portano nel nostro settore tutti i giorni dell’anno – ha commentato Antonella Zambelli, presidente del comitato “Fipe in Rosa” -. Imprenditrici e lavoratrici che si organizzano spesso con fatica per conciliare il lavoro con gli impegni quotidiani e familiari, con una cura, un’attenzione al dettaglio e una dedizione uniche, nelle cucine dei ristoranti come a casa. Nonostante le complessità che caratterizzano il lavoro al femminile è positivo vedere quanto il mondo dei pubblici esercizi non sia solo “rosa” ma anche in linea con le esigenze di molte mamme lavoratrici: il 70,8% è impiegata part time e il 77,4% dei contratti è a tempo indeterminato».

«Fipe da anni dedica inoltre particolare attenzione al lavoro al femminile – ha aggiunto la dirigente -, anche attraverso l’istituzione del comitato “Fipe in rosa”, che promuove iniziative tese a valorizzare una ristorazione di qualità, attenta alla cura del dettaglio e alla familiarità nei rapporti con la clientela che contraddistingue un punto cardine del lavoro».