Questo articolo è stato pubblicato oltre 7 anni fa e potrebbe contenere dati o informazioni relative a fonti/reference dell'epoca, che nel corso degli anni potrebbero essere state riviste/corrette/aggiornate.

Hinkley Point, domani la decisione di Edf

Si riunirà domani, giovedì 28 luglio, il consiglio di amministrazione di Edf. Sul tavolo, la decisione sulla costruzione di una nuova centrale nucleare a Hinkley Point, ...

Il sito nucleare di Hinkley Point, nel Regno Unito ©Wikimedia Commons/Flickr upload bot

Si riunirà domani, giovedì 28 luglio, il consiglio di amministrazione di Edf. Sul tavolo, la decisione sulla costruzione di una nuova centrale nucleare a Hinkley Point, in Inghilterra. Un progetto da 18 miliardi di sterline (21, 5 miliardi di euro), al quale i sindacati francesi si oppongono con forza.

 

©Wikimedia Commons/Flickr upload bot
©Wikimedia Commons/Flickr upload bot

 

Come ricorda l’agenzia Afp, Edf e il suo partner cinese Cgn contano di costruire due reattori, e di metterli in funzione nel 2025. Ma i problemi non mancano: il il progetto lanciato nel 2013 si è scontrato successivamente con la situazione finanziaria dell’azienda transalpina, che presenta un indebitamento di 37, 4 miliardi di euro (alla fine del 2015). E che nel frattempo è stata costretta ad acquistare l’attività nucleare di Areva, altro colosso francese in difficoltà.

 

È proprio la situazione non rosea di Edf che spinge i sindacati a chiedere di riparlare di Hinkley Point tra due o tre anni almeno. L’aumento di capitale immaginato da Edf, pari a 4 miliardi di euro, non basta infatti a rassicurare i rappresentanti dei lavoratori. E i rischi industriali appaiono non indifferenti anche in considerazione dei numerosi problemi e ritardi riscontrati nell’altro grande cantiere nucleare, quello di Flamanville, in Francia. Inoltre, secondo un rapporto del National Audit Office inglese, i costi potenziali della futura centrale britannica sono considerevolmente aumentati per le casse pubbliche di Londra: il totale è ormai stimato a 28, 7 miliardi di sterline, contro i 6, 1 previsti nel 2013.

 

È in questo contesto che i 18 amministratori di Edf dovranno decidere se conferire o meno all’amministratore delegato Jean-Bernard Lévy il mandato per firmare la decisione definitiva sull’investimento. Ovvero sul lancio effettivo del progetto. I sei rappresentanti dei lavoratori voteranno contro. Occorrerà verificare l’orientamento degli amministratori indipendenti.