La finanza che cambia il mondo. Le banche etiche si incontrano a Vancouver

Nel summit internazionale della Gabv fanno i conti con un mondo «che affronta crisi monumentali». Tra clima, migrazioni e divario di genere

Matteo Cavallito
19-20 febbraio 2019. A Vancouver, Canada, è in programma il primo summit della Global Alliance for Banking on Values (GABV) © tu3l/Pixabay
Matteo Cavallito
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Ridefinire il ruolo delle banche in un’epoca di grandi cambiamenti sul fronte economico, ambientale e sociale. È l’obiettivo del Summit canadese della Global Alliance for Banking on Values (GABV), «la rete indipendente degli istituti che utilizzano la finanza per promuovere uno sviluppo economico, sociale e ambientale sostenibile». L’evento, in programma oggi e domani (19 e 20 febbraio) a Vancouver, vede la partecipazione di decine di esponenti del mondo bancario – in rappresentanza di oltre 40 Paesi – tra cui Banca Etica, da anni affiliata a GABV al pari di altri 53 istituti.

CC0 Creative Commons da Pixabay.com

Banche in azione

Siamo in un momento di «crisi monumentali» spiegano gli organizzatori. Che puntano il dito sui cambiamenti climatici, i grandi esodi e la crescita del divario di genere. Ne deriva, di conseguenza, l’invito a politici, accademici, economisti e attivisti. Chiamati a «esplorare le vie per mettere le banche al servizio delle persone e del Pianeta».

Insomma, tra #MeToo e climate change, passando per le grandi emigrazioni, anche la finanza etica vuole dire la sua, per promuovere soluzioni concrete alla sfide del presente.

Ed è per questo che la lista dei partecipanti comprende non a caso esperti di temi ambientali, sociali ed economici. Come l’autrice e attivista canadese Sheila Watt-Cloutier, il presidente del think tank USA Capital Institute, John Fullerton, e la CEO del The Finance Innovation Lab britannico, Anna Laycock. In rappresentanza di Banca Etica partecipano all’evento il presidente Ugo Biggeri e il direttore generale Alessandro Messina.

«Banca Etica è nata 20 anni fa in Italia ed è una delle esperienze di finanza etica più consolidate in Europa e studiate al mondo», racconta Ugo Biggeri. «Già allora avevamo in mente una prospettiva internazionale. La finanza è il settore più globalizzato che ci sia: per cambiarla occorre agire su un piano sovranazionale. Per questo siamo stati tra i fondatori della Global Alliance for Banking on Values 10 anni fa: una realtà che è stata capace di riunire più di 50 istituzioni finanziarie di tutto il mondo, all’insegna dei valori della sostenibilità, della trasparenza, dell’impatto sociale positivo. È una soddisfazione essere qui oggi e vedere quanto il movimento della finanza etica stia crescendo a livello mondiale. In questa conferenza verrà approvata una dichiarazione, un impegno da parte di tutte le banche componenti il network per combattere i cambiamenti i climatici intesi come violenza verso la natura e l’uomo. Un clima impazzito genera problemi verso comunità e popolazioni, soprattutto le più povere. Le banche della GABV vogliono dare il loro contributo per rispettare gli accordi di Parigi. Ma ci occupiamo anche di altri temi cruciali per la società e per l’economia: la migliore gestione dei flussi migratori e le azioni per contrastare il gender divide».

Donne, clima, migranti

Il programma degli incontri si svolge in tre sessioni di lavoro dedicate a migrazione, gap di genere e clima. Migrants exChange, ad esempio, si concentra sul ruolo delle banche nell’influenzare i governi e la società civile. MeToo exChange, invece, è dedicato ai temi dell’inclusione e dell’innovazione finanziaria. Melting Icecaps exChange, infine, esplora il ruolo delle banche per rispondere alle sfide poste dall’ambiente e dal cambiamento climatico. Il summit si chiude con una sintesi dei lavori e un programma di azione rivolto agli istituti di credito.

Stabilità e rendimenti migliori

Al centro del summit la convinzione che gli istituti possano avere un ruolo centrale. «Le banche – spiega ad esempio il presidente di GABV, Peter Blom – possono finanziare i combustibili fossili o l’energia pulita». E ancora: «Possono finanziare imprese che non tengono conto delle conseguenze delle loro attività o imprese inclusive che promuovono una maggiore uguaglianza». Ma c’è dell’altro.

Marcos Eguiguren, direttore esecutivo di GABV, sottolinea infatti come un sistema bancario basato sui valori produca anche «rendimenti finanziari migliori e più stabili rispetto a quelli delle più grandi banche del mondo».

Proprio questo tema, per altro, è emerso con forza nel dibattito più recente. Dalla crisi ad oggi, segnala infatti l’ultimo “Rapporto sulla finanza etica e sostenibile in Europa”, le banche etiche del Vecchio Continente si sono dimostrate più solide e redditizie rispetto agli istituti tradizionali. Impressionante, in particolare, il dato sul return on equity (ROE) che vede le prime superare di tre volte le banche sistemiche (3,98% Vs 1,23%).

54 banche in 5 continenti

Nata nel 2009, GABV vanta membri e partner strategici in Asia, Africa, Australia, America Latina, Nord America ed Europa. L’organizzazione conta circa 50 milioni di clienti e registra investimenti complessivi per 163,4 miliardi di dollari. L’Europa è rappresentata da quindici banche etiche e sostenibili aderenti. Tra queste Banca Popolare Etica, la francese Crédit Coopératif, l’olandese Triodos Bank e le tedesche GLS e UmweltBank. A fare gli onori di casa, nel summit odierno, la canadese Vancity. La banca, fondata nel 1946, fornisce credito ai soggetti più svantaggiati. Oggi controlla asset complessivi per oltre 14 miliardi di dollari e registra una crescita annuale dei prestiti del 6%.