Chi rema contro alla Cop26? L’Australia senz’altro
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Mentre 40 nazioni di tutto il mondo si impegnate ad uscire progressivamente dal carbone, l’Australia ha ribadito il proprio «no» secco ad ogni ipotesi di rinuncia allo sfruttamento della fonte fossile in assoluto più dannosa per il clima. Il ministro delle Risorse australiano, Keith Pitt, ha dichiarato all’emittente ABC: «Abbiamo chiaramente detto che non chiuderemo né le nostre miniere né le nostre centrali a carbone».
Il membro del governo di Canberra ha quindi giustificato la scelta affermando che il carbone prodotto dall’Australia è di migliore qualità rispetto alla concorrenza: «Se non ci aggiudichiamo questo mercato, lo farà qualcun altro. Preferisco di gran lunga che si tratti di un prodotto australiano di alta qualità, che crea posti di lavoro australiani e che sviluppa l’economia australiana, piuttosto che un carbone proveniente dall’Indonesia, dalla Russia o da altre parti del mondo». Pitt ha concluso spiegando che a suo avviso la domanda mondiale di carbone aumenterà di qui al 2030.
Musica: I dunno by grapes (c) copyright 2008 Licensed under a Creative Commons Attribution (3.0) license. Ft: J Lang, Morusque