Valori.it aderisce all’iniziativa di Greenpeace “Stampa libera per il clima”

Greenpeace ha riunito un gruppo di testate giornalistiche che si impegnano a parlare di clima senza condizionamenti dalle aziende del settore fossile

L'immagine è stata realizzata dalla redazione di Valori.it utilizzando Midjourney

«Lavoriamo per accendere i riflettori sulle ingiustizie del sistema economico, evidenziare le conseguenze su scala locale e globale dei comportamenti individuali, promuovere esperienze alternative di economia sociale e sostenibile». Questo si legge nella pagina “Chi siamo” del nostro sito. Dal 2002 Valori «realizza inchieste e reportage per avvicinare le persone al mondo della finanza e dell’economia. Temi spesso ritenuti “complessi”, ma che ci impegniamo a tradurre in modo comprensibile, perché la qualità della vita, dell’ambiente, delle nostre comunità sono profondamente connesse alle scelte che avvengono nelle aziende e nei mercati».

Ogni giorno su questo sito e sui nostri canali social raccontiamo ciò che avviene nel mondo dell’economia e della finanza e le storture di un sistema che, troppo spesso, antepone il bene materiale di pochi al benessere della collettività e del Pianeta. Lo facciamo con competenza e con passione, perché noi per primi pensiamo che un mondo diverso sia possibile e crediamo nel potere trasformativo della parola e della testimonianza. Lo facciamo con un grande senso di responsabilità nei confronti delle persone che ci leggono, con trasparenza. A finanziarci, da sempre, è il nostro editore, la Fondazione Finanza Etica, promossa da Banca Etica e Etica Sgr.

Per questo è stato per noi del tutto naturale aderire a “Stampa libera per il clima”, l’iniziativa di Greenpeace Italia che riunisce testate giornalistiche libere dai condizionamenti delle aziende fossili. Non prendiamo, non abbiamo mai preso né mai prenderemo finanziamenti da aziende del settore dei combustibili fossili, né di altri settori inquinanti. E questo ci dà la libertà necessaria per parlare di crisi climatica con profondità e autorevolezza. La più grande crisi che l’umanità si è trovata ad affrontare impone la necessità di essere informati e, per noi che facciamo questo lavoro, di informare. Chi non subisce condizionamenti può, meglio degli altri, adempiere a questa funzione.

Ad oggi sono dieci le testate che hanno aderito: Il Fatto Quotidiano, ilfattoquotidiano.it, Altreconomia, Greenreport, La Svolta, Nextville, QualEnergia, Radar Magazine, TeleAmbiente e Valori.it. I direttori e le direttrici delle testate firmatarie si sono formalmente impegnati a «offrire un’informazione libera, completa, onesta e trasparente, senza omettere le responsabilità dell’industria dei combustibili fossili e l’inazione della politica, né la disponibilità di soluzioni per una rapida transizione verso le fonti rinnovabili». Le testate firmatarie si sono inoltre impegnate a rifiutare ogni forma di finanziamento dell’industria dei combustibili fossili, principale responsabile della crisi climatica che stiamo vivendo.

E ci auguriamo che presto il numero di testate cresca. Perché la prima arma di cui disponiamo per combattere la crisi climatica è una cittadinanza consapevole e informata.