Perché la «politica del caos» di Trump finisce per favorire il sistema bancario ombra

Il tira e molla di Donald Trump sui dazi genera forte instabilità. Proprio la condizione ideale perché prosperi il sistema bancario ombra

Il caos generato dalle dichiarazioni di Donald Trump favorisce il sistema bancario ombra © White House Photo by Abe McNatt/Wikimedia Commons

Ci siamo già occupati diverse volte del cosiddetto sistema bancario ombra e dei rischi che pone per la stabilità finanziaria. Si tratta di tutte quelle società che erogano servizi finanziari, pur non essendo banche. 

Semplificando, l’attività principale di una banca è quella di raccogliere risparmio ed erogare prestiti. Sempre più spesso, però, anche società che non sono banche forniscono alcuni dei servizi propri del sistema bancario e, in particolare, finanziano le imprese e l’economia in generale. Per questo tale insieme di società viene generalmente indicato come sistema bancario ombra.

Il principale problema è che le banche, per potere svolgere la loro attività, devono sottostare a tutta una serie di regole e controlli, pensati in primo luogo per garantirne la solidità e per tutelare i risparmi dei cittadini. Il sistema bancario ombra non deve seguire lo stesso insieme di regole e non è soggetto alle stesse autorità di vigilanza. Il che pone un rischio di stabilità per l’economia e per le stesse banche, visto che il sistema bancario ombra è strettamente connesso a quello ufficiale.

Perché le politiche di Trump giovano al sistema bancario ombra

Un recente articolo di Les Echos segnala come Donald Trump abbia «dopato la finanza ombra». Il motivo è semplice. Quando c’è un periodo di forte incertezza nell’economia, le banche tendono a ridurre i prestiti e a chiedere tassi di interesse e garanzie maggiori, per compensare il maggiore rischio. È in queste situazioni che il sistema bancario ombra prospera. Potendo lavorare con regole diverse e spesso minori vincoli e controlli, riesce a sostituirsi alle banche nel finanziare l’economia. 

Il tira e molla sui dazi dell’amministrazione Trump, le prospettive di una guerra commerciale e più in generale – come denuncia l’articolo – la «politica del caos di Washington» si traducono esattamente in questa incertezza per le banche. In maniera speculare, forniscono le condizioni ideali per lo sviluppo del sistema ombra. 

Il settore più esposto è quello del rifinanziamento del debito privato. Per le imprese è normale chiedere prestiti per rifinanziare i debiti esistenti. Le condizioni a cui li ottengono dipendono però dalla situazione contingente e dalle prospettive economiche. Se ancora all’inizio dell’anno le imprese si rivolgevano principalmente alle banche, come segnala un esperto intervistato da Les Echos, «i rifinanziamenti del debito privato hanno segnato una pausa […]. Nelle ultime quattro settimane le banche hanno meno appetito per il rischio, tenuto conto delle incertezze create dall’annuncio dei dazi». 

Così il sistema finanziario diventa più instabile

Diversi attori specializzati nel gestire questi rifinanziamenti si stanno adesso rivolgendo principalmente al sistema bancario ombra e non alle banche. Queste ultime infatti chiedono condizioni più gravose, in termini di tassi di interesse e garanzie, mentre il sistema bancario ombra può muoversi più liberamente e accetta solitamente anche un rischio maggiore.

Per superare i vincoli e i controlli richiesti, spesso sono le stesse banche a lavorare con entità del sistema bancario ombra. O direttamente, erogando crediti a questi soggetti, o comprandone le obbligazioni. Questi stretti legami implicano che eventuali difficoltà – legate a questo maggiore rischio – nel sistema ombra possono rapidamente contagiare anche quello ufficiale. 

È esattamente quanto successo dopo lo scoppio della bolla dei subprime, nel 2008. Debiti che giravano nel sistema ombra sono diventati inesigibili e la crisi ha rapidamente contagiato le banche tramite i legami finanziari tra i due sistemi. 

Difficile ipotizzare se qualcosa di simile potrebbe capitare nuovamente e, in caso, in che forma. Ma nelle scelte dell’amministrazione statunitense di imporre dei dazi, e nelle incertezze che questo sta causando sull’insieme del commercio e dell’economia locale, potrebbe esserci un’ombra che si sta allungando. L’ombra di un sistema finanziario con poche regole e meno controlli che sta assumendo un ruolo sempre più pesante.

1 Commento

  • G

    Giorgia Cattelani

    Visto che il nostro sistema economico permette alle banche "ufficiali" di far soldi attraverso la collaborazione con quello "ombra" non vedo altra strada se non quello di una riforma. Ma in questo sistema capitalistico la vedo dura.

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