Reverse. Architettura, bellezza e riscatto
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Quanta distanza può esserci, nell’immaginario collettivo, tra uno studio di architettura d’interni e una prigione? Credo che “molta” sia la prima risposta che a chiunque venga in mente. Eppure la storia di oggi, proprio come quella del mese scorso, è anche una storia di distanze tagliate. Accorciate. Avvicinate. To reverse è un verbo inglese che significa invertire. Basta parlare qualche minuto con Federica Collato, Nicola Gastaldo e Michele Pistaffa per capire il motivo per cui hanno chiamato il loro progetto con questo nome; basta leggere poche righe del loro manifesto per collegare punti distanti e in apparenza troppo diversi per poter convivere insieme.
Reverse, molto più di uno studio di architettura di interni
Federica, Nicola e Michele hanno infatti fondato Reverse, uno studio di architettura di interni che è anche un laboratorio di produzione: progettano cioè arredi e oggetti di design, oltre che installazioni e allestimenti; ma gestiscono anche una rete di laboratori con i quali realizzano i loro progetti. Tre soci che – insieme a collaboratori e dipendenti – hanno fatto della sostenibilità e dell’etica un punto centrale della loro attività e della loro visione. Non solo per il modo – artigianale ed etico – con cui realizzano i loro progetti, ma anche per l’attività responsabile che hanno messo in atto attraverso le loro collaborazioni. Tre soci, tre background diversissimi, tre formazioni differenti. Nicola si occupa della parte creativa e progettuale, Federica del lato più gestionale e relazionale, Michele di quello tecnico e fattivo. Un incontro che si è trasformato in visione comune. Ma facciamo un passo indietro, arrotoliamo il nastro e ripartiamo dal principio.
La storia di Reverse è stata raccontata anche in Storie dal futuro, la newsletter dedicata al racconto e al ritratto dei protagonisti del cambiamento che Valori.it invia ogni ultimo lunedì del mese. Se vuoi riceverla iscriviti alla newsletter e seleziona “Economia sostenibile” tra i tuoi interessi. Musiche: © Blue Dot Sessions
