Ex-dipendente di Goldman Sachs arrestato per una maxi-frode
L'ex intermediario del colosso bancario americano è accusato di aver costruito una piramide finanziaria da più di 8 miliardi di dollari, all'insaputa dei suoi superiori, causando perdite ...
Matthew Marshall Taylor, ex intermediario della banca d’affari americana Goldman Sachs è stato arrestato ieri a New York, con l’accusa di aver ideato uno stratagemma per mascherare una frode da 8 miliardi di dollari. A rivelarlo sono stati dei funzionari dell’FBI, che hanno sottolineato come l’uomo è stato ascoltato da un giudice e che le manette sono scattate in seguito alla deposizione.
I fatti risalgono al mese di dicembre del 2007, quando al culmine della sua piramide finanziaria, Taylor arrivò ad accumulare 8, 3 miliardi di dollari in posizioni di acquisto su contratti a termine collegati all’andamento dell’indice borsistico S&P 500. Ciò causò perdite per 118, 4 milioni di dollari.
Nello scorso mese di novembre la CFTC, organismo di supervisione sui mercati americani, aveva depositato una denuncia contro Taylor, accusandolo di aver truffato Goldman Sachs, dissimulando intenzionalmente le dimensioni delle operazioni effettuate, i rischi connessi e le perdite potenziali associate. Le transazioni, infatti, sarebbero state effettuate senza autorizzazioni da parte della banca, attraverso un conto gestito direttamente da Taylor. Quest’ultimo rischia a questo punto una pena massima di 20 anni di reclusione e una multa da 250 mila dollari. Una sua confessione, tuttavia, potrebbe ridurre drasticamente l’eventuale condanna, ad un massimo di 41 mesi di carcere.
Quanto all’istituto di credito, nello scorso dicembre la stessa CFTC aveva imposto il pagamento di una multa da 1, 5 milioni di dollari per non essere stato in grado di supervisionare correttamente l’operato dei propri dipendenti.