Svizzera, segreto bancario: il presidente Maurer minimizza
Il presidente della Confederazione elvetica ha spiegato che, nonostante l'annuncio della rinuncia alla segretezza da parte del Lussemburgo a partire dal 2015, Berna non dovrà modificare ...
Il presidente della Svizzera, Ueli Maurer, ha spiegato ieri di non ritenere necessario un cambiamento di strategia sulla questione del segreto bancario. Sollecitato dal giornale Le Matin Dimanche a chiarire se il suo Paese intenda o meno modificare i propri piani dopo che una nazione come il Lussemburgo ha dichiarato di voler porre fine alla segretezza a partire dal 2015, il capo della Confederazione ricordato che, non facendo parte dell’Ue, il suo unico riferimento in materia è l’Ocse.
Maurer ha spiegato che, a suo avviso, il segreto bancario dovrebbe essere assimilato in tutto e per tutto a quello sanitario, e che in questo senso è «lo Stato deve assolutamente rispettare la sfera privata». Il presidente elvetico ha inoltre sottolineato come siano state già fatte concessioni specifiche, in particolare per quanto riguarda i cittadini americani titolari di conti correnti presso istituti di credito svizzeri.
Neppure il sospetto di evasione fiscale da parte dei clienti stranieri sembra costituire un problema particolarmente preoccupante per Maurer, che ha spiegato come «in tutti i sistemi esistono modi per eludere le maglie dei controlli. Occorre correggere tali falle, tutto qui».