India, il governo punta all’inclusione finanziaria
Nuova Delhi ha annunciato un piano per la creazione di 10 mila filiali bancarie sparse per il Paese, nonché la revisione del sistema di aiuti ai ...
Il ministro delle Finanze dell’India, Palaniappan Chidambaram, ha annunciato una vera e propria rivoluzione bancaria per il proprio Paese. Il governo di Nuova Delhi, infatti, vuole puntare con decisione sul settore finanziario per sostenere la crescita, prevedendo l’apertura di ben 10 mila filiali nel corso dell’attuale anno fiscale (aprile 2013-marzo 2014), unicamente da parte degli istituti di credito pubblici.
Lo sforza mira ad incrementare la “bancarizzazione” della popolazione indiana: secondo un’agenzia del gruppo S&P – riferisce il quotidiano francese Les Echos – ad oggi soltanto un cittadino su due può usufruire di un conto corrente, e uno su sette di un credito bancario. E sono ovviamente le persone meno agiate ad essere escluse dal sistema, ed esposte a numerose frodi, nonché all’indebitamento nei confronti degli usurai.
Certo, è probabile che di tratti anche di una manovra dettata dall’avvicinarsi delle elezioni generali (previste in primavera). Non a caso il governo prevede anche di riformare il sistema di aiuti sociali destinati agli indiani più poveri, che oggi in molti casi vengono stanziati ma non arrivano agli interessati a causa dei numerosi passaggi burocratici e della corruzione dilagante.