Il paradosso delle regole
C'è grossa crisi, la rubrica di Andrea Baranes che vi spiega perché dovete interessarvi di finanza. Prima che la finanza si interessi di voi
In uno scorso post abbiamo parlato del sistema bancario ombra, l’insieme di imprese e mercati finanziari che svolgono operazioni simili a quelle delle banche, ma senza essere soggetti ad analoga regolamentazione.
Uno dei problemi è che nel momento in cui le istituzioni introducono normative più stringenti per le banche, i capitali tendono a spostarsi verso operazioni meno regolamentate. Più regole finiscono quindi per avere l’effetto paradossale di ampliare ulteriormente questa “zona d’ombra”.
Se questo rischio è spesso stato teorizzato, ora uno studio lo conferma, ed è una conferma decisamente preoccupante. Arriva infatti dalla BIS – Bank for International Settlements o Banca per i Regolamenti Internazionali. Una ricerca, condotta dall’istituto a febbraio 2021, ha studiato i rapporti tra le politiche macroprudenziali, ovvero le regole che riguardano l’insieme del sistema bancario e finanziario, e la dimensione delle attività finanziarie non bancarie.
La ricerca si è basata sull’esame dei 24 Paesi con il sistema bancario maggiormente sviluppato e su un periodo di 15 anni a cavallo della crisi del 2008. I risultati sono netti. Secondo gli autori «abbiamo riscontrato che una stretta sulle regole macroprudenziali aumenta le attività non bancarie e riduce quelle bancarie, aumentando quindi la quota di attività non bancarie in quelle finanziarie totali». E ancora, «il rafforzamento e l’allentamento delle normative hanno effetti ampiamente simmetrici sulle attività non bancarie. L’effetto delle politiche macroprudenziali (sia nazionali sia estere) è economicamente e statisticamente significativo per tutte quelle attività finanziarie non bancarie che possono comportare rischi per la stabilità finanziaria».
Secondo gli autori, l’indirizzo da seguire per uscirne è essenzialmente uno: un coordinamento internazionale nello sviluppo e implementazione delle normative. È proprio questo coordinamento che fino a oggi è mancato, come testimonia ad esempio l’inefficacia nel contrasto ai paradisi fiscali. Ogni Paese, al di là delle dichiarazioni formali, è impegnato in una corsa verso il fondo su regole e controlli pur di attrarre capitali dall’estero. Detta in altre parole, le leggi rimangono in massima parte ferme alle frontiere, mentre i capitali sono liberi di muoversi.
La completa libertà dei movimenti di capitale in assenza di un sistema di regole su scala internazionale. È questo il principale paradosso nel quale si muovono i servizi finanziari di tutto il mondo. La crescita del sistema bancario ombra evidenziato dalla BIS non ne è che una delle molte manifestazioni.