Rana Plaza, Benetton versa 1, 1 milioni di dollari alle vittime
Manca una settimana al secondo anniversario del crollo del Rana Plaza in Bangladesh. E stamattina Benetton ha annunciato che verserà 1, 1 milioni di dollari nel fondo ...
Manca una settimana al secondo anniversario del crollo del Rana Plaza in Bangladesh. E stamattina Benetton ha annunciato che verserà 1, 1 milioni di dollari nel fondo per il risarcimento delle vittime e dei lori familiari.
È quanto comunica con una nota la Clean Clothes Campaign, che fa notare che il cammino verso un giusto risarcimento è tutt’altro che concluso. Ad oggi, infatti, le vittime hanno ricevuto solo il 70% di quanto gli spetta: all’appello mancano ancora 8, 5 milioni di dollari. Anche sull’italiana Benetton non mancano le polemiche. L’azienda da tempo è oggetto di una campagna internazionale che le chiede di versare 5 milioni di dollari. Lo scorso febbraio aveva dichiarato pubblicamente che avrebbe pgato “entro poche settimane” la cifra decretata da una terza parte credibile e indipendente, identificata – è stato reso noto oggi – nella società di revisione PricewaterhouseCoopers. La valutazione è stata avallata dall’americana World Wide Responsible Apparel Program (WRAP), presentata come una Ong impegnata per il rispetto degli standard sociali. Ma proprio su quest’ultimo nome si sono scatenate nuove polemiche. WRAP – dichiara la Campagna Abiti Puliti tramite una nota – sarebbe “una società di certificazione e auditing sociale sponsorizzata in maniera unilaterale dall’industria con uno dei peggiori curriculum del comparto”. La stessa che nel 2010 aveva certificato la fabbrica Garib & Garib di Dhaka, che di lì a poco sarebbe crollata causando 21 decessi.
In corrispondenza con l’anniversario della strage, sono previste diverse manifestazioni in tutto il mondo. Si comincia dall’Italia, il 18 aprile alle ore 19, nell’ambito della rassegna La Storia In Piazza al Palazzo Ducale di Genova. La settimana prossima sono in programma azioni dimostrative negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, Belgio, Francia, Germania e Spagna. Oltre che, ovviamente, in Bangladesh.