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Azzardo, fenomeno fuori controllo che aiuta gli usurai

La Consulta nazionale antiusura organizza a Palermo il 20 febbraio un incontro per fare una fotografia aggiornata del gioco d'azzardo e indagare le soluzioni normative necessarie

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«L’azzardo è una delle principali cause di indebitamento delle famiglie italiane anche a usura», ha dichiarato monsignor Alberto D’Urso, presidente della Consulta Nazionale Antiusura. «Il suo consumo è ormai fuori controllo per stessa ammissione di alcuni esponenti delle istituzioni. Siamo difronte ad una deriva non solo economica, ma anche esistenziale».

Indagare il fenomeno e proporre soluzioni concrete è quanto mai necessario. Per questo, la Consulta Nazionale Antiusura “Giovanni Paolo II”, in collaborazione con la Fondazione Antiusura “Santi Mamiliano e Rosalia” di Palermo organizzano il convegno “Azzardo: per una svolta istituzionale a tutela della persona e del bene comune”. Appuntamento a Palermo, mercoledì 20 febbraio 2019, presso il Seminario Arcivescovile Diocesano (Via Incoronazione n° 7).

Gioco d'azzardo. La raccolta suddivisa per tipologia di gioco. Dati 2015-2017. FONTE: Agenzia Monopoli e Dogane.
Gioco d’azzardo. La raccolta suddivisa per tipologia di gioco. Dati 2015-2017. FONTE: Agenzia Monopoli e Dogane.

Tra prevenzione e politica economica

«Ci sono persone – spiega D’Urso – che a causa dei debiti o per coprire le insolvenze da azzardo fanno gesti inconsulti a danno di se stessi, dei famigliari e dell’intera collettività. È un fenomeno tanto complesso che va contrastato sul piano della prevenzione, della legalità, della giustizia, dell’economia politica, della politica economica e della salute pubblica. Per questa ragione abbiamo deciso di invitare intorno ad unico tavolo esperti che si interfacciano con i fenomeni dell’azzardo e dell’usura. Dopo Palermo, seguiranno una Tavola Rotonda a Torino, il 9 aprile, per le Fondazioni dell’Italia settentrionale  e una a Roma, il 10 aprile, per centro Italia».

I lavori si apriranno alle ore 9 con la celebrazione eucaristica nel Duomo di Palermo, presieduta da S.E. Mons. Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo. Prevista quindi una sosta significativa di preghiera sulla tomba del Beato Pino Puglisi.

La tomba di don Pino Puglisi, nella Cattedrale di Palermo
La tomba di don Pino Puglisi, nella Cattedrale di Palermo

Il programma del convegno

Successivamente, alle ore 10, presso la Sala Convegni del Seminario Arcivescovile, interverranno in apertura per i saluti S.E. Mons. Corrado Lorefice, Arcivescovo di Palermo, la Dott.ssa Antonella De Miro, Prefetto di Palermo, il Prof. Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo, la Dott.ssa Annapaola Porzio, Commissario straordinario del Governo per il coordinamento iniziative antiracket e antiusura, il Dott. Salvatore Di Vitale, Presidente del Tribunale di Palermo. La prima parte della Tavola Rotonda verterà sulla presenza dell’azzardo nelle Regioni dell’Italia Meridionale.

Interverranno Vittorio Alfisi, presidente Fondazione Ss. Mamiliano e Rosalia › Sicilia; padre Basilio Gavazzeni, presidente Fondazione Lucana Mons. Cavalla› Basilicata; Francesco Marzano, presidente Fondazione San Matteo Apostolo ›Calabria; l’avvocato Amedeo Scaramella, presidente Fondazione San Giuseppe Moscati› Campania; Ruggero Ricco, segretario generale Consulta Nazionale Antiusura › Puglia.

Nella seconda parte del convegno relazioneranno il sociologo Maurizio Fiasco – consulente Consulta Nazionale Antiusura su “Azzardo: analisi dei dati e linee di una riforma a garanzia della persona, della società e dell’interesse pubblico”, Valeria Carella – ricercatrice su “Regolamentare non è proibizionismo: disamina politiche territoriali”; la Giovanna Nozzetti – giudice Terza Sezione Civile Tribunale di Palermo su “Azzardo e Costituzione. Discrimine tra compatibilità e antinomia”.

Le conclusioni saranno affidate a Luigi Gaetti – sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno e a mons. Alberto D’Urso – presidente della Consulta Nazionale Antiusura.

La partecipazione al convegno nazionale dei giornalisti è riconosciuta dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia ai fini della formazione professionale e rilascia 5 crediti formativi.