Le bombe della strage al bar di Gaza vengono dagli Stati Uniti
Secondo un'inchiesta del Guardian le bombe della strage del bar al-Baqa di Gaza provengono dagli Stati Uniti
Non appagati del massacro in corso a Gaza, gli Stati Uniti si apprestano a rifornire Israele di nuovi kit di guida per bombe. Tre giorni fa il Dipartimento di Stato ha notificato al Congresso il via libera per la vendita di armi a Israele, tra cui oltre 7 mila di kit di guida Joint Direct Attack Munition per le bombe aria-terra. Le stesse, secondo una inchiesta del Guardian, che lunedì scorso hanno distrutto a Gaza lo storico e affollato bar al-Baqa. L’ennesima strage che ha provocato almeno 38 morti, tra cui donne, bambini e giornalisti.
La bomba made in Usa che ha fatto l’ennesima strage a Gaza
Nonostante il rapporto della relatrice speciale Onu per i diritti umani Francesca Albanese e il monito delle Nazioni Unite per un embargo di armi verso Israele, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha deciso infatti tre giorni fa di approvare l’ennesima richiesta del Governo di Israele di acquistare kit di bombe, munizioni, il supporto e le relative attrezzature. Per un costo stimato di oltre 500 milioni di dollari.
Secondo la Defense Security Cooperation Agency (Dsca), che ha rilasciato la certificazione richiesta notificandola al Congresso: «Nella proposta vendita saranno inclusi anche servizi di ingegneria, logistica e supporto tecnico del Governo statunitense e del contraente. Nonché altri elementi correlati di logistica e supporto al programma». Il contraente principale sarà Boeing. E parte del fabbisogno del kit di guida JDAM potrebbe essere trasferito dalle scorte del Governo statunitense.
«Questa proposta di vendita non avrà alcun impatto negativo sulla prontezza della difesa degli Stati Uniti». Al massimo avrà impatti negativi sulla popolazione di Gaza. Il nuovo accordo di vendita di armi, supporto e logistica per il loro utilizzo, infatti, comprende 3.845 kit di guida per munizioni ad attacco diretto congiunto (JDAM) KMU-558B/B per il corpo della bomba BLU-109 da 908 kg. E di 3.280 kit di guida JDAM KMU-572 F/B per il corpo della bomba MK 82 da 227 kg. La stessa sganciata lunedì scorso sullo storico bar di Gaza.
Gli Stati Uniti ancora complici nei crimini di guerra di Israele
Il Guardian ha contattato Trevor Ball, un ricercatore di armamenti ed ex tecnico dell’esercito statunitense specializzato nella rimozione di ordigni esplosivi. E dalle foto delle schegge delle bombe l’esperto ha identificato una sezione di coda di una JDAM e una batteria termica. Questo, a suo parere, suggerisce che siano state sganciate una bomba MPR500 o una MK-82. Anche un secondo esperto con ampia esperienza nei conflitti recenti, interpellato dal quotidiano britannico, ha identificato la bomba in modo simile.
L’inchiesta del Guardian ha poi svelato che frammenti della bomba che ha distrutto il bar di Gaza erano riconducibili a un ordigno da 500 libbre (230 kg). Un’arma potente e indiscriminata, che genera un’onda d’urto massiccia e sparge schegge su un’ampia area. Insomma, se è stata usata è proprio per provocare vittime civili. «Gli esperti di diritto internazionale hanno affermato che l’uso di tali munizioni è quasi certamente illegale. E potrebbe costituire un crimine di guerra», scrive il quotidiano britannico. Ancora una volta gli Stati Uniti si dimostrano complici nei crimini di guerra di Israele.
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