Cop29, la Gabv è la prima rete finanziaria a sostenere un Trattato di non proliferazione delle fonti fossili
L'annuncio della Gabv è arrivato alla Cop29 di Baku, mentre sono in pieno svolgimento i negoziati sul clima
Durante il “Finance Day” alla Cop29 la Global Alliance for Banking on Values (Gabv) ha annunciato che 25 delle banche che fanno parte del network hanno aderito all’iniziativa per un Trattato di non proliferazione dei combustibili fossili, segnando la prima adesione collettiva all’iniziativa da parte di istituzioni finanziarie. Il Trattato è una proposta per un piano globale vincolante per fermare l’espansione di nuovi progetti di carbone, petrolio e gas, e per gestire una transizione globale lontano dai combustibili fossili.
L’impegno della Gabv per l’ambiente e per la lotta contro i cambiamenti climatici
Fondata nel 2009, la Gabv è una rete di 70 banche sostenibili che operano in tutte le principali regioni del mondo, unite dalla missione di «finanziare il cambiamento e cambiare la finanza». Con l’adesione alla proposta del Trattato di Non Proliferazione dei Combustibili Fossili, queste 25 banche della GABV sollecitano il settore finanziario a intraprendere azioni concrete nella lotta contro i cambiamenti climatici, interrompendo i finanziamenti all’espansione dei combustibili fossili. Insieme queste banche, gestiscono un patrimonio di 117 miliardi di dollari americani e servono oltre 11,3 milioni di persone in tutto il mondo.
Le banche aderenti alla Gabv rappresentano alcuni degli esempi più ambiziosi di finanza sostenibile. Le banche della Gabv stanno fissando obiettivi ambiziosi per raggiungere emissioni nette zero già nel 2035, dimostrando che la finanza sostenibile non è solo possibile, ma essenziale.
«Nonostante gli impegni dichiarati, molte banche tradizionali continuano a finanziare l’industria dei combustibili fossili, alimentando ulteriori impatti climatici dannosi. Se il settore finanziario è serio riguardo ai suoi impegni di sostenibilità, dovrebbe sostenere iniziative come il Trattato per la non proliferazione delle fonti fossili che stanno creando soluzioni reali per la crisi. Un Trattato internazionale aiuterà a collaborare direttamente con i governi, in particolare nei Paesi del Sud del Mondo, più vulnerabili ai cambiamenti climatici incontrollati», ha dichiarato Martin Rohner, direttore esecutivo di Gabv.
Gabrielli (Banca Etica): «Un trattato sulle fossili utile per arginare la crisi cliamtica»
«I trattati internazionali nella storia recente dell’umanità hanno avuto successo per arginare e contrastare alcuni dei fenomeni più pericolosi che l’umanità ha dovuto fronteggiare: pensiamo al trattato internazionale volto a ridurre la produzione e l’uso delle sostanze che minacciano lo strato di ozono, o a quelli di non proliferazione delle armi nucleari o delle mine anti-persona. Per questo siamo convinti che un trattato di non proliferazione delle fonti fossili sia uno strumento utile e raggiungibile per arginare la crisi climatica, anche con l’impegno di quante più banche possibile», ha aggiunto il direttore generale di Banca Etica, Nazzareno Gabrielli.
«Il sostegno di un numero crescente di banche per il Trattato sui Combustibili Fossili riflette una vera leadership nel settore finanziario e un riconoscimento che la graduale eliminazione dei combustibili fossili non è solo auspicabile, ma realizzabile. Queste banche visionarie stanno facendo un passo audace come leader nella lotta contro la crisi climatica, riconoscendo il loro ruolo fondamentale nel promuovere una transizione giusta ed equa lontano dai combustibili fossili. Incoraggiamo altre banche ad unirsi a loro. Sappiamo che la crescente minaccia di inondazioni, incendi e tempeste violente è causata da petrolio, gas e carbone e abbiamo bisogno che le istituzioni finanziarie, sia pubbliche che private, si impegnino e supportino una transizione verso sistemi energetici puliti e sicuri per proteggere ciò che amiamo. Da troppo tempo sentiamo banche dichiararsi leader sul clima mentre continuano a finanziare l’espansione del problema. Il sostegno della GABV stabilisce un punto di riferimento per altre istituzioni finanziarie e invia un chiaro messaggio di supporto ai governi che hanno aderito al Trattato dei Combustibili Fossili e stanno iniziando a progettare questo complemento fondamentale all’Accordo di Parigi», ha commentato Tzeporah Berman, presidente e fondatrice dell’Iniziativa del Trattato di Non Proliferazione dei Combustibili Fossili.
Il ruolo del settore bancario nell’alimentare il riscaldamento globale
L’Accordo di Parigi sul clima ha riconosciuto il settore finanziario come un fattore abilitante per raggiungere gli obiettivi climatici più ambiziosi. Da allora, ogni COP ha esplicitamente menzionato il ruolo del sistema finanziario nel sostenere una transizione giusta. Inoltre, questa Cop29 è stata soprannominata la “Cop della Finanza”, segnando il momento critico affinché i paesi ricchi finanzino la lotta contro la devastazione climatica.
Questa richiesta si applica anche al settore finanziario privato. Secondo il rapporto Banking on Climate Chaos 2024, le 60 maggiori banche del mondo hanno impegnato 6,9 trilioni di dollari in 8 anni per l’industria dei combustibili fossili, alimentando il caos climatico e causando impatti devastanti sulle comunità locali. Un rapporto di Topo Finance ha scoperto che se le maggiori banche e gestori di asset degli Stati Uniti fossero un paese, sarebbero il terzo maggior emissore al mondo, dopo Cina e Stati Uniti.
L’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA) stima che il mondo debba investire circa 4 trilioni di dollari all’anno entro il 2030 solo per l’energia pulita. Le banche giocheranno un ruolo cruciale nel finanziare il passaggio verso modelli di business e pratiche sostenibili. Sebbene il numero di banche con impegni di zero emissioni entro il 2050 sia aumentato, un’analisi più approfondita mostra che non sono sulla buona strada per raggiungere i loro obiettivi.
Le banche che hanno aderito all’iniziativa del Trattato sui Combustibili Fossili sono:
- Amalgamated Bank (USA)
- Alternative Bank Schweiz (Svizzera)
- Banca Etica (Italia, Spagna)
- BancoSol (Bolivia)
- Banco Popular (Honduras)
- Bank of Karditsa (Grecia)
- Beneficial State Bank (USA)
- Centenary Bank (Uganda)
- Charity Bank (UK)
- Clearwater Credit Union (USA)
- Climate First Bank (USA)
- Cultura Bank (Norvegia)
- Ekobanken (Svezia)
- Freie Gemeinschaftsbank (Svizzera)
- Finca DRC (Repubblica Democratica del Congo)
- Merkur Cooperative Bank (Danimarca)
- NMB Bank (Nepal)
- Summit Credit Union (USA)
- Sunrise Banks (USA)
- 3Bank (Serbia)
- Triodos Bank (Paesi Bassi, Belgio, UK, Spagna, Germania)
- Umwelbank (Germania)
- Unity Trust Bank (UK)
- Vancity (Canada)
- vdk bank (Belgio)