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Credit Suisse, Rohner abbandona gli evasori fiscali?

Il presidente del Cda della banca svizzera ha dichiarato di non voler accettare più clienti che rifiutano di dichiarare i propri capitali, e di voler ...

  Il colosso bancario svizzero Credit Suisse ha fatto sapere questa mattina di volersi battere per eliminare gli evasori fiscali dalla propria clientela. La dichiarazione è stata firmata dal presidente del consiglio d’amministrazione dell’istituto di credito, Urs Rohner, che ha spiegato la nuova posizione in un’intervista rilasciata al quotidiano Tages Anzeiger

«È chiaro che quello che porta ad accettare gli evasori è un modello d’affari che non può avere futuro», ha dichiarato il dirigente, riferendosi in particolare al trattato fiscale tra Germania e Svizzera, che prevede l’applicazione di una tassa da parte delle autorità elvetiche sui capitali di contribuenti tedeschi presenti sul territorio della nazione alpina. In cambio, essi preserveranno l’anonimato: anche e soprattutto per questo in Germania si sono scatenate ampie polemiche, in attesa del voto di ratifica della Camera alta, il Bundesrat, previsto per dopodomani, che secondo i rumors sarà probabilmente contrario.

«D’ora in poi, se i clienti si rifiuteranno di dichiarare i propri fondi, la banca spiegherà loro di non voler instaurare un rapporto», ha aggiunto Rohner, secondo il quale la novità si applicherà anche agli attuali correntisti, che saranno invitati a chiudere i propri conti

Resta da verificare le intenzioni alla prova dei fatti, ma già si tratta di una presa di posizione che, fino a qualche tempo, fa avrebbe potuto essere considerata impensabile per un istituto come Credit Suisse.