Le donne hanno più probabilità di vivere esclusione sociale e povertà

Il gender gap è più forte non solo quando si considerano gli stipendi, ma anche quando si parla di esclusione sociale e povertà

Daniele Ruzza
Le donne hanno più probabilità di vivere l’esclusione sociale e al di sotto della soglia di povertà rispetto agli uomini © kasto80/iStockPhoto
Daniele Ruzza
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Secondo un rapporto del 2019 della Commissione europea sull’uguaglianza tra uomini e donne nell’Ue, il divario salariale di genere è ancora presente. Mettendo le donne a rischio povertà ed esclusione sociale. Nonostante nel dibattito pubblico si parli più spesso di parità di genere, c’è ancora molto da fare per raggiungere la parità in termini di stipendi.

La definizione di povertà per l’Unione europea

Il rapporto evidenzia come il divario salariale di genere sia diminuito di appena lo 0,6% dal 2014 al 2017, passando dal 16,6% al 16%. I salari più bassi influenzano la vita delle donne in molti modi diversi. Alcuni esempi sono: più alto rischio di vivere in una situazione povertà e pensioni più basse. Quando il reddito di una persona è inferiore al 60% della mediana del Paese in cui vive, si parla di “povertà”, secondo le linee guida dell’Unione europea.

Come mostrato nel grafico seguente, i dati dell’Eurostat rivelano come le donne in età lavorativa (dai 16 anni in su) abbiano maggiori probabilità di vivere l’esclusione sociale e al di sotto della soglia di povertà rispetto agli uomini. Il divario di genere in questo senso diminuisce di poco, passando dal 2,7% nel 2010, al 2,4% nel 2019, l’anno con i dati disponibili più recenti.

La povertà tra le donne anziane è dovuta a pensioni più basse

Il divario pensionistico di genere è l’indice diminuito maggiormente, passando dal 34,7% nel 2011, al 30,1% nel 2019, con una diminuzione del 4,6%. Ma, nonostante sia il dato migliorato di più tra quelli qui analizzati, si attesta ancora ad una media del 30 per cento.

Le donne sopra i 65 anni sono maggiormente a rischio povertà ed esclusione sociale a causa del divario pensionistico di genere. Come per gli altri indici, anche questo è diminuito negli anni, anche se ad un ritmo molto lento, passando dal 6,4% nel 2011, al 5% nel 2019.

Gli obiettivi di sviluppo sostenibile sulla parità di genere sono ancora lontani

Secondo il rapporto 2020 sugli obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite la maggior parte dei Paesi europei ha ancora molto da fare per raggiungere l’Obiettivo di sviluppo sostenibile sulla parità di genere e, in particolare, il divario salariale di genere. I cinque Paesi europei che hanno già raggiunto l’Obiettivo sul divario salariale di genere sono Italia, Belgio, Norvegia, Svezia e Slovenia. I Paesi in cui “rimangono sfide significative” sono Regno Unito, Paesi Bassi, Portogallo, Germania, Repubblica Ceca, Finlandia, Svizzera, Austria, Repubblica Slovacca, Estonia e Lettonia. 

Gli altri, Polonia, Lituania, Ungheria, Francia, Spagna e Irlanda, sono i Paesi in cui “rimangono alcune sfide” ma sono già stati fatti dei progressi.


L’articolo originale è stato pubblicato da Voxeurop