Evasione e elusione fiscale valgono lo stipendio di 34 milioni di infermieri
L’ultimo rapporto del Tax Justice Network indica in 427 miliardi di dollari le perdite patite ogni anno dagli stati per evasione e elusione fiscale
427 miliardi di dollari. L’equivalente del salario annuale di 34 milioni di infermieri. Ogni anno. È quanto perdono gli Stati per colpa delle pratiche di evasione ed elusione fiscale orchestrate a livello internazionale. La fotografia, agghiacciante se si tiene conto delle difficoltà che moltissime imprese e cittadini fronteggiano a causa della crisi, è contenuta nell’ultimo rapporto del Tax Justice Network.
245 miliardi di evasione e elusione dalle imprese, 182 dai privati
Il documento, intitolato “Stato della giustizia fiscale”, è stato pubblicato il 20 novembre dall’organizzazione non governativa. Che ha analizzato le pratiche fiscali adottate in ciascun Paese, basandosi sulle cifre dichiarate alle autorità fiscali dalle multinazionali. Queste ultime, relative al 2016, sono state rese note dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse). Per i privati, invece, i dati analizzati sono quelli disponibili presso la Banca dei regolamenti internazionali (BRI) e sono più recenti (2018).
Per ottenere il risultato, il Tax Justice Network ha considerato come “evasione fiscale” tutti i flussi finanziari verso l’estero effettuati con l’obiettivo di evitare il pagamento di tasse. Siano essi legali, illegali o border line. Il rapporto specifica che, sul totale di 427 miliardi di dollari, 245 miliardi riguardano imprese; 182 miliardi sono invece riconducibili a privati.
L’economista
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In Europa i governi perdono 184 miliardi di dollari all’anno
In termini geografici, è l’Europa a perdere buona parte della torta per via di evasione e elusione. Ben 184 miliardi, a fronte dei 95 dell’America del Nord. Valori che rappresentano, rispettivamente, il 5,7 e il 12,6% della spesa pubblica per la salute, nelle due aree. Quote che salgono al 20,4 e al 52,5% per quanto riguarda America Latina e Africa.
Al contrario, chi ci guadagna? Il rapporto del Tax Justice Network indica le Isole Cayman – territorio britannico d’oltremare – come la giurisdizione che si aggiudica la fetta più grande. Ben il 16,5% dell’evasione complessiva. In Europa, sono il Regno Unito (10%), i Paesi Bassi (8,5%) e il Lussemburgo (6,5%) ad aggiudicarsi le quote più importanti. «In questo modo – ha commentato Alex Cobham, direttore generale della Ong – i governi privilegiano i desideri di imprese e individui ricchi rispetto ai bisogni di tutti gli altri».