La finanza scricchiola e la ricchezza mondiale cala. Ma le disuguaglianze restano

Secondo un report di UBS e Credit Suisse i milionari nel mondo sarebbero calati. Ma i dati su ricchezza e disuguaglianze dicono altro

La ricchezza a livello mondiale continua ad essere distribuita in modo estremamente diseguale © Sitthipong Pengjan/iStockPhoto

La ricchezza mondiale risulta in calo, ma soprattutto a causa del declino di quella finanziaria. Mentre i principali indicatori che misurano le disuguaglianze continuano a descrivere un mondo fortemente iniquo. Nel quale i ricchi continuano ad arricchirsi e la stragrande maggioranza del Pianeta continua a dividersi ciò che resta. Che, per alcuni, non basta neppure per sopravvivere. 

I dati “drogati” e i “milionari dell’inflazione”

La  quattordicesima edizione del Global Wealth Report, curato dai colossi bancari svizzeri UBS e Credit Suisse, delinea un quadro in larga parte desolante. E non basta di certo il calo del numero di milionari nel mondo – probabilmente temporaneo e figlio di fattori contingenti – a concedere ottimismo. 

Il rapporto indica infatti che, nel 2022, il numero di milionari nel mondo è stato pari a 59,4 milioni di persone (poco meno dello 0,9% della popolazione mondiale). Un dato in leggero calo rispetto ai 62,9 milioni dell’anno precedente. «Questa cifra, tuttavia, non tiene conto di 4,4 milioni di “milionari dell’inflazione” che non sarebbero più qualificati tali se la soglia milionaria venisse adeguata all’inflazione nel 2022», si legge nel documento. 

Il rapporto Oxfam sui patrimoni folli degli ultra-ricchi

Quest’ultimo specifica inoltre che «l’aumento delle disuguaglianze durante la pandemia si è invertito nel 2022. La quota di ricchezza in mano all’1% più ricco a livello globale è scesa al 44,5%». Ma, anche in questo caso, le stesse UBS e Credit Suisse specificano che la concentrazione di ricchezza nelle mani dei più abbienti è «ancora leggermente al di sopra del livello del 2019». E che, come indicato in precedenza, la riduzione della quota in mano al “top-1%” «può essere ricondotta al relativo calo della ricchezza finanziaria nel 2022». 

Inoltre, un rapporto pubblicato dall’organizzazione non governativa Oxfam nello scorso mese di gennaio ha precisato che quello stesso 1% si è accaparrato più di due terzi dei 42mila miliardi di dollari di nuova ricchezza creata dal 2020 in poi. Qualcosa come 2,7 miliardi di dollari al giorno nell’ultimo triennio.

Secondo il rapporto la ricchezza complessiva aumenterà del 38% in 5 anni: in quali tasche finirà?

Riassumendo: se si tenesse conto dei “milionari dell’inflazione” il totale degli ultra-ricchi sarebbe aumentato anche nel 2022. E comunque, anche evitando di considerarli, il calo registrato nel numero di milionari è dipeso da un fattore specifico. D’altra parte, lo stesso rapporto di UBS e Credit Suisse afferma che la ricchezza mondiale dovrebbe crescere del 38% nel corso dei prossimi cinque anni. E, come sempre, aumenteranno sia i patrimoni dei ricchi (persone che possiedono più di un milione di dollari) che quelli degli ultra-ricchi (coloro che superano i 50 milioni). 

«Gran parte del calo della ricchezza nel 2022 è stato determinato dall’alta inflazione e dall’apprezzamento del dollaro statunitense rispetto a molte altre valute. Se i tassi di cambio fossero stati mantenuti costanti a quelli del 2021, la ricchezza totale sarebbe aumentata del 3,4% e quella per adulto del 2,2% nel 2022», conferma Anthony Shorrocks, economista e autore del rapporto.

Basterà dunque una ripresa dei mercati finanziari per, probabilmente, ritornare ai livelli precedenti. Con la solita forte concentrazione di un’enorme porzione della ricchezza mondiale nelle mani di pochissime persone.

Negli Stati Uniti il 38% dei milionari di tutto il mondo

A livello geografico, la maggior parte dei milionari è concentrata negli Stati Uniti (il 38% del totale mondiale). Al secondo posto figura la Cina, con il 10,5%. Al terzo la Francia, con quasi il 5%. Seguono Giappone, Germania e Regno Unito. In particolare, se si considerano gli ultra-ricchi, gli Usa ne ospitano 124mila. Contro i 33mila della Cina e i 9.100 della Germania.

Con una media di 600mila franchi di patrimonio per ciascun adulto, invece, è la Svizzera lo Stato che presenta la ricchezza media procapite più alta al mondo. Davanti a Stati Uniti, Hong Kong, Australia e Danimarca