Questo articolo è stato pubblicato oltre 10 anni fa e potrebbe contenere dati o informazioni relative a fonti/reference dell'epoca, che nel corso degli anni potrebbero essere state riviste/corrette/aggiornate.

Francia, divieto alle banche di speculare sui prodotti agricoli

La nuova normativa entrata in vigore la settimana scorsa impone lo stop alle speculazioni sui derivati legati ai generi alimentari. Ma occorrerà aspettare il 2015 prima ...

  In Francia, a partire dalla scorsa settimana, le banche non hanno più diritto di speculare sul mercato dei derivati legati alle materie prime agricole. La nuova legge che riforma il sistema finanziario transalpino vieta infatti la costituzione di stock fisici di grano o di mais al solo scopo di influenzarne i prezzi. Gli istituti di credito, inoltre, devono riferire ogni giorno all’Autorità dei Mercati Finanziari (AMF) i dati relativi alle posizioni assunte in merito a tali strumenti. E qualora lo stesso organismo di controllo dovesse riscontrare comportamenti giudicati non conformi alla normativa, potrà imporre sanzioni nonché limiti alle operazioni

A confermare il tutto è stato il ministero dell’Economia e delle Finanze di Parigi, che però ha sottolineato come l’applicazione materiale delle nuove regole dipenderà strettamente dagli strumenti di vigilanza di cui sarà dotata l’AMF. Strumenti che non saranno pienamente utilizzabili prima della metà del 2015

Ciò nonostante, la legge è stata accolta dalla Ong Oxfam France come «un passo in avanti significativo a ambizioso in materia di lotta contro la volatilità dei prezzi alimentari».