Friendly Shop. La selezione etica per moda, casa e cosmetica

Friendly Shop è un sito - e un negozio a Padova - che seleziona i prodotti in funzione di standard etici e di sostenibilità

Silvia Pelizzari
© Caterina Pauletti
Silvia Pelizzari
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Caterina Pauletti è una ragazza di venticinque anni che da cinque si è avvicinata al movimento e al mondo zero waster. Ovvero lo stile di vita che punta, se non a eliminare, almeno a ridurre il più possibile la quantità di rifiuti che ognuno produce.

Caterina lavorava come supervisor in un negozio di una grande multinazionale del settore beauty. Un giorno, improvvisamente, nel bagno di casa sua, si è accorta della quantità di plastica che stava consumando per via dei prodotti utilizzati.

Il primo passo verso questa realtà è nato dunque da una semplice domanda: quanto sto inquinando? Quanta plastica potrei eliminare dalla mia vita? Parallelamente, Caterina si è interessata e informata al tema della fast fashion e della moda sostenibile.

Così, il percorso personale e lavorativo di Caterina ha preso una strada nuova. Insieme al marito Nicolae, si è accorta infatti di come in Italia esistano ancora poche realtà che puntano alla riduzione dei rifiuti legati ad oggetti e prodotti di uso quotidiano. Ma esistono alternative alla plastica?

Caterina e Nicolae, co-fondatori di Friendly Shop © Caterina Pauletti
Caterina e Nicolae, co-fondatori di Friendly Shop © Caterina Pauletti

I prodotti di Friendly Shop sono frutto di una ricerca accurata

Nel 2018 Caterina e suo marito concepiscono, fondano e aprono Friendly Shop, un negozio sia online che fisico, a Padova. Il loro obiettivo è di offrire prodotti sostenibili, a basso impatto ambientale e di alta qualità.

Sia l’e-commerce che il negozio presentano una selezione di prodotti di piccole realtà, a partire da macro-categorie come “abbigliamento”, “cura della persona”, “casa” e “cancelleria”. Tutto ciò che è proposto risponde a standard etici e principi di sostenibilità. Non solo per ciò che riguarda gli ingredienti utilizzati, ma anche – appunto – in termini di riduzione dell’uso di plastica, a partire dal packaging. Ma i prodotti proposti da Friendly Shop sono anche attenti al rispetto dei diritti dei lavoratori da parte di ciascuna azienda produttrice.

Friendly shop
© Caterina Pauletti

Per riuscire a comporre il catalogo, dunque, è necessario un vero e proprio lavoro di ricerca. Che porta Caterina e Nicolae a selezionare piccole e grandi realtà. Così Friendly Shop è diventato il primo negozio italiano specializzato in prodotti sostenibili, etici e zero waste. E oggi – tre anni dopo l’avvio dell’attività – può contare su un team di cinque persone. Al fianco di Caterina e Nicolae ci sono ora Carola, presente in negozio e che si occupa del customer care. Ilaria, la cui attività riguarda la preparazione degli ordini. E Serena, fotografa che si occupa dei contenuti visivi di sito e social.

Padova ha accolto molto bene il progetto, che ha attirato ovviamente molti clienti già coscienti dell’importanza di garantire impatti positivi su ambiente e società. Ma anche persone che per la prima volta si sono avvicinate al mondo della sostenibilità. In questo senso, sebbene l’e-commerce sia ad ora la parte più attiva e che permette di arrivare anche a persone più lontane, il negozio di Padova ha aiutato molti clienti che avevano bisogno di essere guidati e consigliati in questo nuovo percorso.

negozio friendly shop caterina pauletti
© Caterina Pauletti

Sostenibilità: cosa valutare?

Ho un appuntamento telefonico con Caterina un lunedì mattina di dicembre. Mi racconta del suo percorso, delle tappe naturali che ha seguito e anche di alcune difficoltà che ha affrontato. Quando le chiedo se ci sia qualcosa su cui abbia fatto o stia facendo fatica, mi sorprende: «C’è una cosa su cui ho fatto un passo indietro. In realtà con un motivo. Quando ho iniziato questo percorso non ero né vegetariana né vegana. Diciamo che ero quasi vegetariana, ma più per gusti personali che per etica. Da un anno invece sono diventata vegana e ho fatto un passo indietro su alcuni packaging degli alimenti. Alcune alternative fondamentali dell’alimentazione vegana sono infatti in plastica, come ad esempio la confezione che avvolge il tofu».

«Quando ho iniziato questo percorso relativo all’alimentazione – prosegue la fondatrice di Friendly Shop – e mi sono accorta che molti alimenti erano imballati necessariamente nella plastica mi sono sentita quasi a disagio. Dopo anni di lavoro vedevo il mio frigo di nuovo pieno di tale materale. Ho però iniziato a ragionare capendo che non si trattava in quel caso solo di rifiuto finale ma una questione di scelta sostenibile in generale. Faccio un esempio, senza toccare l’argomento vegano che ha ancora molti stigma attorno. Vado al supermercato e trovo la frutta sfusa che arriva da non so dove, che non è di stagione e accanto ho lo stesso alimento locale, biologico e stagionale ma imballato nella plastica. È vero, c’è del materiale inquinante. Ma l’alimento più sostenibile è quello, perché l’agricoltura biologica, locale e di stagione è molto più sostenibile rispetto all’agricoltura non biologica».

«Quindi – conclude Caterina – bisogna mettere sul piatto della bilancia più fattori e dire: di questo prodotto, il packaging è davvero ciò che mi fa desistere dall’acquisto e dal consumo o è solo uno delle cose su cui riflettere? Per me con l’alimentazione è stato così. Perché quella vegana ha un impatto nettamente inferiore rispetto ad altri tipi di diete».

Il team di Friendly Shop © Caterina Pauletti
Il team di Friendly Shop © Caterina Pauletti

Le sfide attuali e i nuovi progetti

Tra le sfide di Caterina e del suo team c’è ora quello di espandere il progetto. Cercando di fare in modo che questo lavoro non sia fine a sé stesso, bensì un veicolo per parlare di determinati valori. E soprattutto un esempio e un aiuto per fare un passo verso un cambiamento.

Ma non è tutto. Caterina e Nicolae hanno da qualche mese lanciato un nuovo progetto, Your Best Period, un e-commerce incentrato e focalizzato sul ciclo mestruale. Che vuole parlare in modo inclusivo di un tema stigmatizzato, offrendo prodotti sostenibili: assorbenti in cotone o lavabili, coppette mestruali, intimo assorbente. Ma anche infusi e candele che possono aiutare durante i giorni del ciclo, oltre a magliette e spille in cotone biologico create in collaborazione con artiste e artisti indipendenti che condividono gli stessi valori su questo tema.


Questo articolo è stato pubblicato in Storie dal futuro, la newsletter dedicata al racconto e al ritratto dei protagonisti del cambiamento che Valori.it invia ogni lunedì. Se vuoi riceverla iscriviti alla newsletter e seleziona “Economia sostenibile” tra i tuoi interessi.

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