Lloyds, privatizzazione (e maxi-bonus) in vista?
Qualora il prezzo del titolo in Borsa dovesse toccare i 61 centesimi di sterlina, lo Stato britannico potrebbe avviare la cessione della partecipazione pubblica. E il ...
Mentre per Royal Bank of Scotland il ritorno in mani private non è previsto prima del 2014, la dismissione delle partecipazioni pubbliche in Lloyds Banking Group potrebbe essere effettuata in tempi più rapidi. Secondo quanto riportato dal quotidiano economico francese Les Echos, la quota nazionalizzata (o parte di essa) dell’istituto di credito salvato dallo Stato britannico nel corso della crisi, potrebbe essere messo in vendita qualora il titolo in Borsa dovesse superare le 0, 61 sterline.
L’operazione di salvataggio effettuata dal governo inglese è stata effettuata infatti a quota 73, 6 centesimi per azione (per un totale di 20 miliardi di sterline investiti). Ad oggi, dunque la cessione risulterebbe ancora in perdita, ma occorre ricordare che il prezzo del titolo di Lloyds è arrivato a toccare gli 11 centesimi nel momento più difficile per il sistema bancario britannico.
Ciò che lascia ancora una volta perplessi è il fatto che, qualora l’operazione dovesse andare in porto per almeno un terzo del capitale pubblico, il massimo dirigente del gruppo, Antonio Horta-Osorio, riceverebbe un bonus da 1, 5 milioni di sterline. Nonostante nel 2012 la banca abbia registrato perdite per 570 milioni di sterline, dopo il “rosso” da 3, 5 miliardi dell’anno precedente.