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Manipolazioni dei cambi, FT: l’inchiesta si allarga

Secondo il quotidiano inglese sono una quindicina gli istituti di credito coinvolti, e l'inchiesta non si concentra più soltanto sulle transazioni euro-dollaro.

  L’inchiesta internazionale sulle possibili manipolazioni effettuate sul mercato dei cambi riguarda una quindicina di banche in tutto il mondo, ed è stata estesa all’andamento di nuove monete . Ad affermarlo è questa mattina il Financial Times , che cita due fonti a conoscenza dei fatti.  

Il quotidiano britannico rivela che la Financial Conduct Authority (la FCA, autorità inglese che vigila sui mercati) ha già chiesto informazioni agli istituti di credito coinvolti nell’ambito delle proprie indagini. Si tratta di un’inchiesta potenzialmente esplosiva per il settore finanziario, dal momento che le cifre in ballo potrebbero essere gigantesche, tenuto conto delle dimensioni del mercato dei cambi globale, sul quale gli scambi quotidiani valgono qualcosa come 5.300 miliardi di dollari (soltanto quattro istituti di credito – Deustche Bank, Citigroup, Barclays e UBS – ne controllano più della metà).

Se finora il grosso delle indagini si è concentrato sulle transazioni euro-dollaro, ora il FT indica che le attenzioni degli inquirenti si stanno concentrando anche sulle compravendite riguardanti il dollaro australiano, la sterlina e le monete scandinave. Le prime conseguenze di tali controlli hanno portato alla sospensione di una dozzina di trader a Londra, Tokyo e New York.