Morgan Stanley per il giorno della fine consiglia l’aria condizionata
Morgan Stanley, una delle banche più inquinanti, prevede un riscaldamento globale a +3°C e consiglia di investire in condizionatori
La fine della vita umana sul pianeta Terra non sarà uno spettacolo maestoso e pirotecnico. Molto più probabilmente avverrà al buio, come abbiamo visto nel blackout che qualche giorno fa ha interessato la penisola iberica. Al caldo e al buio. Questa fine sarà stata causata dall’umanità stessa, ovviamente, grazie al costante e disastroso aumento della temperatura globale, alla crisi climatica e i fenomeni estremi che essa comporta. E con tutta probabilità comincerà da un’interruzione della corrente elettrica a cui sono attaccati tutti i dispositivi che permettono la nostra sopravvivenza.
E allora la fine, quando arriverà, sarà calda e buia. Anche se qualcuno ci arriverà fresco e riposato, come se avesse appena spento il condizionatore, e soprattutto ci arriverà pieno di soldi. Come se da quello stesso impianto di refrigerazione, esso stesso causa del riscaldamento globale, fosse riuscito non solo a rinfrescarsi ma anche a guadagnare. E questo qualcuno sarà stato tra i principali responsabili della scomparsa dalla vita umana dal pianeta Terra. Non lo diciamo noi, ma la banca d’affari americana Morgan Stanley. Ovvero il qualcuno per eccellenza e per sua stessa ammissione.
Morgan Stanley dà per scontato il +3°C: nuovo scenario climatico e finanziario
A inizio anno il Copernicus Climate Change Service (C3S), in buona sostanza il centro climatico e meteorologico europeo, ci aveva avvisato che nel 2024, per la prima volta nella storia, la temperatura media globale aveva superato di 1,5 gradi centigradi il livello preindustriale. E questo significa il continuo e rapido moltiplicarsi degli eventi climatici estremi, devastanti per il Pianeta e per la vita che lo abita. Ma dal superamento degli 1,5°C non si torna indietro. E già si ragiona sullo spostare la soglia limite ai 2°C, cercando di salvare il salvabile. Ovvero poco, pochissimo. Morgan Stanley però è andata oltre. E ha spiegato che «date le recenti battute d’arresto negli sforzi globali di decarbonizzazione, ora è lecito aspettarsi un aumento della temperatura a 3°C».
Gli analisti di Morgan Stanley però sono lì per spiegarci come fare i soldi, non sono mica esperti di clima. Quindi non si sono dilungati troppo nello spiegare cosa succederà con un aumento della temperatura di 3°C rispetto al livello preindustriale. Ma possiamo tranquillamente immaginarlo noi. Un pianeta Terra con un ulteriore grado centigrado e mezzo in più rispetto a oggi è un Pianeta che si sta disgregando. Intere regioni del mondo sono troppo calde per la vita, umana e non solo. Ogni barriera corallina nell’oceano è morta. I ghiacci si sono fusi, i livelli del mare alzati fino a coprire per intero agglomerati urbani con decine di milioni di abitanti. La natura è continuamente in preda a eventi climatici estremi: siccità, incendi, tempeste, uragani e piogge inimmaginabili. Fino al 40 percento dell’economia mondiale è stata spazzata via.
Morgan Stanley lascia la Net Zero Alliance e continua a puntare sui fossili
Che ne sa di tutto questo Morgan Stanley però, direte voi? Ne sa, ne sa. Morgan Stanley è uno dei maggiori finanziatori mondiali di progetti sui combustibili fossili. Secondo il rapporto Banking on Climate Chaos, dal 2016 al 2023 la banca ha investito oltre 183 miliardi di dollari in combustibili fossili, classificandosi al quindicesimo posto tra tutte le banche del mondo. E tanto vale ricordare che i combustibili fossili rappresentano tre quarti delle emissioni che causano i cambiamenti climatici. Oltretutto, Morgan Stanley è anche il sesto maggiore finanziatore dell’estrazione di gas metano da fracking. La fratturazione idraulica che è di per sé una delle principali cause di emissioni fossili nell’ultimo decennio.
Per ripulirsi un po’ la coscienza, Morgan Stanley insieme ad altre banche inquinanti aveva fondato nel 2021 la Net Zero Banking Alliance. Una coalizione di istituti finanziari di tutto il mondo sostenuta dalle Nazioni Unite, impegnata a «allineare i portafogli di prestiti e investimenti con emissioni nette pari a zero entro il 2050». Ma poi aveva continuato lo stesso a aumentare i suoi investimenti nelle fossili. Dal 2022 al 2023 è passata da 14,7 miliardi a 19,1 miliardi di dollari, come racconta il rapporto Banking on Climate Chaos 2024.
Così per non sembrare troppo ipocrita, o forse perché con l’elezione di Donald Trump sono cambiate le priorità ambientali per gli Stati Uniti, o forse semplicemente perché si era stufata, Morgan Stanley insieme alle sue sorelle – JPMorgan Chase, Bank of America, Citigroup, Wells Fargo e Goldman Sachs – ha deciso di andarsene dalla stessa Net Zero Banking Alliance da lei fondata. E ora può continuare tranquillamente a inquinare, a distruggere il Pianeta. E ad accelerare la fine della vita sul pianeta Terra. Nel farlo però, visto che in fondo è sempre una banca d’affari americana, si sente anche in dovere di dare consigli su come arricchirsi mentre ci si avvicina all’estinzione.
Con il riscaldamento globale, esplode il business dei condizionatori
L’aspetto più disturbante del report di Morgan Stanley, se possibile, non è infatti che preveda l’aumento della temperatura di 3°C. Con tutte le tragedie annesse. Ma che consigli come guadagnare da questo disastro. Secondo gli analisti di Morgan Stanley, un mondo con un aumento di 3 °C ha infatti un aspetto positivo: le azioni del settore dell’aria condizionata sono destinate a salire vertiginosamente. Secondo il Guardian, che ha visionato il rapporto, gli analisti hanno scritto nero su bianco: «Prevediamo che il raffreddamento, fondamentale per la salute umana e la produttività in molti climi, sarà un potente tema di crescita a lungo termine». E hanno ipotizzato che il mercato globale dell’aria condizionata potrebbe crescere del 41% entro la fine del decennio. Arrivando alla cifra record di 331 miliardi di dollari.
Una vera e propria campagna acquisti, con una serie di consigli di investimento in «decine di aziende del settore dell’aria condizionata in tutto il mondo che probabilmente trarranno profitto da un mondo più caldo», ha scritto il Guardian. Come sappiamo, l’aria condizionata è uno dei fattori più inquinanti, dato il suo utilizzo sempre più costante e spensierato. Le stime di un gruppo di economisti ambientali dell’università Ca’ Foscari di Venezia prevedono che l’aumento della produzione di energia necessaria per soddisfare il crescente uso di condizionatori possa essere responsabile di un aumento annuo delle emissioni di CO2 compreso tra 7 e 17 milioni di tonnellate in Europa. E tra 38 e 160 milioni di tonnellate in India entro il 2050.
Come arricchirsi distruggendo il Pianeta: istruzioni dal capitalismo del disastro
In pratica gli analisti di Morgan Stanley ci stanno veramente dando consigli su come arricchirsi mentre distruggono la vita sul pianeta Terra. O meglio, su come arrivare freschi e risposati, e soprattutto pieni di soldi, all’ora della fine. Quanto tutto sarà buio e caldo. «Non definirei la nostra visione come: il cambiamento climatico porta molti vantaggi», si è giustificato con il Guardian Stephen Byrd, responsabile globale della ricerca sulla sostenibilità di Morgan Stanley. Ma in realtà sì. È proprio questo il succo della loro visione del mondo. E più in generale di quel “capitalismo dei disastri” che sfrutta guerre, crisi e catastrofi naturali per imporre riforme economiche neoliberali che a loro volta accelerano ancora di più l’avvento di nuovi e più terribili disastri.
Arriverà per tutti l’ora più buia. Arriverà con sempre più anticipo, visto come il nuovo ciclo reazionario sta rimangiandosi tutte le promesse sulla transizione ecologica. E quando arriverà, arriverà anche per loro. Per quei geni che, mentre il mondo va in fiamme, hanno deciso di investire nel freddo per racimolare qualche spicciolo in più. Ovvero nelle «aziende del settore dell’aria condizionata che probabilmente trarranno profitto da un mondo più caldo». Perché loro, evidentemente, al giorno della fine della vita sul pianeta Terra vogliono arrivarci freschi e risposati. E soprattutto pieni di soldi. Il profitto prima di tutto, anche prima della vita stessa.
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