Pignoramenti facili, le banche pagheranno 10 miliardi di dollari
Quattordici grandi istituti di credito statunitensi hanno accettato di patteggiare per chiudere la questione relativa ai pignoramenti effettuati senza sufficienti controlli tra il 2009 ed il 2010.
Quattordici grandi banche americane – accusate di aver adottato comportamenti ingiusti nei confronti di di clienti che, in ragione della crisi e dei contratti subprime che avevano sottoscritto, non erano in grado di far fronte alle rate dei propri mutui – hanno accettato di pagare la cifra record di 10 miliardi di dollari. A riferirlo sono questa mattina il New York Times e il Wall Street Journal, che citano fonti anonime vicine alla questione, secondo le quali grazie a tale patteggiamento gli istituti di credito potranno chiudere l’inchiesta giudiziaria a loro carico.
Una parte della somma indicata, ovvero 3, 75 miliardi, dovrebbe essere destinata ai cittadini statunitensi che si sono visti pignorare le proprie abitazioni senza che fossero effettuati prima accurate analisi sulle situazioni di ciascuno di loro. Sei miliardi a clienti che risultavano in ritardo con i loro pagamenti e che per questo sono stati minacciati di perdere i beni oggetto di ipoteca.
La questione si riferisce al periodo 2009-2010, per il quale le banche – tra le quali figurano colossi come JPMorgan Chase, Bank of America e Citigroup – avevano già accettato di procedere ad un riesame di tutti i dossier, con l’aiuto di esperti indipendenti.