Afghanistan, la guerra per chi non l’ha persa
24:20
I nomi sono i soliti noti. Boeing, Raytheon, Lockheed Martin, General Dynamics, Northrop Grumman. Ma anche, sebbene in misura minore, numerose aziende europee. In molti hanno guadagnato enormi quantità di denaro grazie ai vent’anni di guerra che hanno dilaniato l’Afghanistan a partire dal 2001, dopo gli attentati dell’11 settembre a New York.
Un’analisi del giornale The Intercept ha spiegato che chi aveva investito 10mila dollari comprando azioni dei cinque più grandi gruppi del settore statunitense della difesa, 20 anni dopo se ne trova in tasca più di 97mila. Un valore ben più alto rispetto a quanto lo stesso investitore avrebbe guadagnato se avesse scelto le aziende quotate nell’indice S&P 500: in quel caso avrebbe ottenuto un totale di “soli” 61mila dollari.
10mila dollari investiti nel 2001 nei 5 grandi gruppi americani ne hanno fruttati 97mila
La guerra, come sempre, per qualcuno ha rappresentato dunque un affare estremamente lucrativo. Tale da superare nettamente (del 58%) la performance media delle azioni quotate a Wall Street. E ciò nonostante il fatto che le cinque aziende in questione facciano parte dello stesso S&P 500. Il che dà l’idea dello scarto profondo tra il loro andamento azionario e quello del resto delle società che compongono l’indice. D’altra parte, mentre fucili, bombe, elicotteri d’assalto, caccia bombardieri e carri armati continuavano a garantire ingenti profitti ai produttori di armi, il mondo ha fronteggiato dapprima la crisi finanziaria del 2008, quindi la pandemia del 2020.
Francesco Vignarca, coordinatore delle campagne della Rete Italiana Pace e Disarmo e fondatore dell’Osservatorio Milex, spiega in questo podcast chi e quanto ha guadagnato fornendo armi agli eserciti che hanno occupato per vent’anni il territorio dell’Afghanistan. Provando anche ad immaginare cosa potrà accadere in futuro nella nazione asiatica, dopo la decisione degli Stati Uniti di ritirare il proprio esercito e il ritorno dei combattenti talebani al potere a Kabul.