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#WTF – Il mercato dei cambi

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Vogliamo raccontarvi la finanza a modo nostro. Anzi, con parole nostre. Prendendo quelle che negli anni della crisi finanziaria del 2007-2008, e di nuovo oggi con la crisi del coronavirus, sono diventate di uso comune. Spread, derivati, bailout, quantitative easing, leva finanziaria, mercato dei cambi. Per non parlare delle sigle. Quanto basta per far scappare a gambe levate chiunque. Eppure, anche se la finanza può essere effettivamente molto complessa, i suoi meccanismi sono facili da capire. Basta spiegarli con parole semplici ed esempi concreti.

il mercato dei cambi

Il mercato dei cambi viene chiamato anche FOREX. Che significa, appunto, Foreign Exchange Market: mercato valutario. È un mercato non regolamentato, che per questo viene definito over the counter. Esiste dal 1971 e consente di scambiare valute. Si possono cioè vendere dollari e comprare euro. Cedere yen e acquistare rubli. Il tutto basandosi sui tassi di cambio. Questi ultimi, però, non sono fissi, bensì decisi dal mercato.

Sfruttando le fluttuazioni, dunque, si possono guadagnare somme ingenti di denaro. È per questo che il mercato dei cambi è utilizzato da numerosi trader e speculatori di tutto il mondo. Soldi che inseguono soldi per fare altri soldi.

I modi per speculare sui mercati sono dunque quasi infiniti. Se un domani vi foste dimenticati come funziona il meccanismo del mercato dei cambi, potrete sempre riascoltare questo podcast. Lo troverete, assieme agli altri della collana What The Finance?!?