«RBS ha fatto fallire le piccole imprese per rilevarne i business»
Un rapport ministeriale lancia un'accusa gravissima contro il colosso bancario inglese: avrebbe imposto alle imprese condizioni economiche insostenibili, al fine di portarle al default e ...
Non bastavano lo scandalo legato al tasso interbancario Libor e il sospetto di aver manipolato il mercato dei cambi . Un rapporto consegnato questa mattina dal governo inglese alle autorità preposte alla vigilanza sul mondo della finanza punta nuovamente il dito contro Royal Bank of Scotland . E l’accusa è gravissima: il colosso bancario avrebbe spinto una serie di piccole imprese al fallimento , per poi acquisire i loro asset .
Il report governativo si concentra in particolare sui comportamenti del Global Restructuring Group (GRG), l’unità di RBS incaricata della gestione dei prestiti considerati a rischio. Dopo aver monitorato l’attività per sei mesi, Lawrence Tomlinson – collaboratore del ministero britannico per le Imprese – accusa la banca di aver imposto spese e commissioni sproporzionate ai propri clienti. Soprattutto, insostenibili sul lungo periodo. «A partire dalle testimonianze raccolte, si percepisce chiaramente l’intenzione di mettere deliberatamente in difficoltà le imprese, al fine di poterle porre sotto la gestione del GRG e successivamente poterne acquisire i business a prezzi stracciati», si legge nel rapporto, che parla di «impatto disastroso» di tali scelte.
Lo stesso ministro per le Imprese, Vince Cable, è intervenuto nella vicenda, giudicando «gravissime» le accuse mosse a RBS. «Sono tuttavia fiducioso che la nuova direzione sia determinata a trasformare l’istituto in una realtà capace di sostenere la crescita del mondo imprenditoriale». La banca ha infatti di recente nominato un nuovo numero uno, Ross McEwan, al posto di Stephen Hester.