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Russia, la banca centrale diminuisce il controllo sul rublo

L'istituto ha triplicato la forchetta di oscillazione della valuta, in previsione di una fluttuazione completamente libera dal 2015.

  La banca centrale russa ha annunciato questa mattina la decisione di lasciare fluttuare più liberamente il rublo sui mercati, limitando il campo d’azione dei propri interventi. L’obiettivo, ha spiegato l’istituto in un comunicato, è di «rafforzare la flessibilità del tasso di cambio per passare progressivamente, di qui al 2015, ad una quotazione libera della divisa». 

Attualmente il rublo è scambiato sui mercati ma la banca centrale interviene con delle operazioni ad hoc qualora la fluttuazione ecceda una determinata “forchetta”. Proprio questa banda è stata triplicata, e dunque la banca centrale russa ha scelto di spostarsi sempre più da una politica di controllo sul cambio ad una strategia più concentrata sul contenimento dell’inflazione, come la maggior parte degli istituti centrali occidentali. 

Il rublo, tuttavia, è stato in molte occasioni oggetto di speculazioni, e i mercati emergenti hanno anche subito forti fughe di capitali (nonostante gli interventi massicci della banca centrale). Per questo, occorrerà verificare quali saranno le conseguenze di una fluttuazione completamente libera. Sempre che la Banca di Russia non decida di tornare sui propri passi.