TTF: Parigi ottimista, ma aumentano gli interrogativi
Il ministro francese Sapin ha lasciato ieri sera la riunione dell'Eurogruppo parlando di «grandi passi in avanti». Ma si intensificano le voce di un'applicazione "soft" ...
«È stato fatto un passo decisivo verso l’applicazione di una tassa sulle transazioni finanziarie in Europa». Ad annunciarlo è stato nella serata di ieri il ministro delle Finanze francese Michel Sapin , al termine di una riunione dell’Eurogruppo a Bruxelles , alla quale hanno partecipato i ministri degli 11 Paesi aderenti alla cooperazione rafforzata per l’introduzione dell’imposta, che hanno fatto confermato di voler elaborare una direttiva ad hoc che possa permettere un’introduzione effettiva a partire dal 1 gennaio 2016.
Va detto però che l’ottimismo di Sapin non trova d’accordo l’ex ministro transalpino Pascal Canfin, di Europe-Ecologie Les Verts, che nei giorni scorsi ha espresso a chiare lettere il timore che la tassa possa essere applicata soltanto agli scambi azionari. Il che, ha aggiunto, equivarrebbe a seppellirla.
Sapin, nel corso di una conferenza stampa, ha scongiurato il pericolo soltanto parzialmente, con una frase suscettibile – per lo meno – di essere interpretata: «Il progetto è ambizioso perché non riguarderà soltanto le azioni, ma un certo numero di derivati in un primo momento. In una seconda fase, si estenderà all’insieme delle transazioni finanziarie». Tutto starà a verificare, insomma, quali saranno i tempi effettivi di applicazione, nonché cosa si debba intendere per un’applicazione ad “un certo numero di derivati” nella fase preliminare.
D’altra parte lo stesso ministro tedesco Wolfgang Schäuble, prima della riunione, aveva fatto sapere che, a suo modo di vedere, gli 11 Paesi coinvolti non possono far altro che procedere passo passo: «Inizialmente non potremo far altro che applicare la tassa alle azioni e a qualche derivato», aveva confermato.
Inoltre, pare che solo 9 degli 11 Paesi abbiano trovato un accordo, il che rende ancor più complesso il cammino per l’introduzione. La questione sarà oggetto di discussione anche oggi a Bruxelles, in presenza dei ministri finanziari di tutti e 28 i Paesi membri dell’Ue. Attorno all’ora di pranzo dovrebbero trapelare ulteriori dettagli.