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Ue, le banche hanno chiuso 5.500 filiali nel 2012

Le banche dell’Unione europea hanno chiuso 5.500 filiali lo scorso anno, ossia il 2, 5% della loro rete complessiva.

  Le banche dell’Unione europea hanno chiuso 5.500 filiali lo scorso anno, ossia il 2, 5% della loro rete complessiva. In questo modo, il totale delle agenzie eliminate dall’inizio della crisi finanziaria, ovvero dal 2008, è arrivato a toccare quota 20 mila. Alla fine del 2012, infatti, il totale sul territorio comunitario era pari a 218.687: una filiale ogni 2.300 abitanti. 

Le cifre sottolineano come i problemi nel settore non siano ancora del tutto superati, sebbene sia riscontrabile un rallentamento nel ritmo delle chiusure (nel 2011 erano state 7.200, secondo le statistiche della Banca centrale europea). Una conferma è legata all’analisi geografica delle chiusure: i Paesi maggiormente colpiti sono infatti quelli periferici dell’Ue, ed in particolare la Grecia e la Spagna. Nella nazione ellenica sono state infatti tagliate 219 agenzie, ovvero il 5, 7% del totale, e per il 2013 la tendenza non dovrebbe subire cambiamenti sostanziali. Nella penisola iberica, invece il dato è stato pari a 1.963 filiali, il 4, 9% della rete nazionale. Non indifferenti anche i dati di Irlanda e Italia, che hanno visto scendere il numero delle agenzie presenti del 3, 3% e del 3, 1%. In controtendenza, invece, la Polonia (+4%), la Repubblica Ceca (+2, 3%) e la Lituania (+1, 8%). 

In termini statistici, è la Francia il Paese che presenta ad oggi il maggior numero di agenzie: al 31 dicembre scorso erano 38.450, ben una ogni 1.709 abitanti.