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Usa: yuan ancora troppo sottovalutato, da Pechino interventi massicci

Il rapporto semestrale del Tesoro americano punta di nuovo il dito contro la moneta cinese e le politiche che ne frenano la libera fluttuazione. Gli ...

  Si riaccende la guerra monetaria tra Cina e Usa . Il Tesoro americano è tornato ieri a puntare il dito contro la valuta di Pechino: nel sui rapporto semestrale ha sottolineato come lo yuan resti sottovalutato , dal momento che il suo processo di apprezzamento segue un ritmo troppo lento.

Come è ormai prassi, il governo americano evita di affermare esplicitamente che la moneta è artatamente svalutata dalle autorità cinesi, limitandosi a “suggerire” a queste ultime di «minimizzare gli interventi» e di incrementare la trasparenza. Per gli Usa, in altre parole, Pechino dovrebbe lasciare decidere al mercato il valore dello yuan. 

A partire dal 2010 la Cina ha consentito alla sua moneta di fluttuare più liberamente sul mercato rispetto al dollaro, il che ha consentito un apprezzamento di circa il 12%. I movimenti dello yuan, tuttavia, restano confinati entro una forchetta di circa l’1%, e vigilati dalla banca centrale. Il Tesoro statunitense parla di «interventi massicci» nel corso di quest’anno, che «provocano una netta sottovalutazione». 

Un paio di settimane fa Pechino aveva “contrattaccato”, dichiarando che occorrerebbe terminare l’epoca del dollaro come valuta di riserva mondiale