WSJ: Citigroup abbandona (quasi del tutto) hedge e private equity
Per conformarsi alle nuove regole che entreranno in vigore a breve, la banca ha venduto buona parte di tali asset ad alto rischio.
Citigroup ha ceduto asset per un valore pari ad oltre 6 miliardi di dollari (circa 4, 55 miliardi di euro) nello scorso mese di agosto. Un’ampia operazione che ha riguardato in particolare i private equity e i fondi speculativi: l’obiettivo del colosso bancario americano è stato infatti quello di conformarsi alle nuove regole che impongono limitazioni a questo tipo di investimenti ad alto rischio.
A riferire la notizia è questa mattina il Wall Street Journal, che cita una serie di fonti a conoscenza della vicende. La banca, in particolare, avrebbe ceduto la scorsa settimana il fondo di private equity Citi Venture Capital International, comprato dal Rohatyn Group ad un prezzo che non è stato reso noto (il valore del fondo è in ogni caso di circa 4, 3 miliardi di dollari). Un’operazione dopo la quale a Citi Capital Advisors, divisione specializzata dell’istituto di credito, resta solamente un fondo: il private equity Metalmark Capital, struttura da 2, 5 miliardi di dollari specializzata sull’America del Nord (che si starebbe in ogni caso cercando di cedere).
La legge “Volcker Rule”, che tra l’altro vieta anche alle banche di investire in fondi che non gestisce in modo diretto, dovrebbe entrare in vigore a breve. Per quanto riguarda gli investimenti in hedge funds, essa pone un limite del 3% rispetto al totale dei fondi propri di ciascun istituto finanziario.