“Oil for food”, si apre oggi a Parigi il processo
Sul banco degli imputati una vasta serie di personalità: responsabili di associazioni, uomini d’affari, giornalisti, l’ex ambasciatore transalpino all’Onu Jean-Bernard Mérimé...
Si apre oggi a Parigi il processo sulle presunte frodi connesse al programma delle Nazioni Unite “Oli for food”, che vede sul banco degli imputati nomi eccellenti, tra i quali l’ex ministro dell’Interno francese Charles Pasqua, il gruppo petrolifero Total, il suo attuale amministratore delegato ed una serie di ex diplomatici.
I giudici sono chiamati a fare luce sulle presunte attività illecite effettuate insieme all’allora regime di Baghdad di Saddam Hussein. Dopo l’invasione del 1990, infatti, l’Onu impose un rigido embargo all’Iraq, che cinque anni dopo fu alleggerito proprio attraverso il programma “Oil for food”: fu consentita la vendita di petrolio in cambio di cibo e altri beni di prima necessità utili a risollevare le sorti di una popolazione allo stremo.
Il governo aveva tuttavia aggirato facilmente le maglie dell’iniziativa, in particolare attraverso vendite parallele. I dirigenti iracheni riuscivano infatti a concedere importanti quantità di greggio ad una serie di personalità amiche, in cambio della loro attività di lobbying contro l’embargo. Sulle vendite, inoltre, il regime pretendeva un sovrapprezzo, che incassava tramite alcune società fittizie.
Un sistema che avrebbe coinvolto una vasta serie di personalità in tutto il mondo, soprattutto in Francia: ad essere giudicati saranno responsabili di associazioni, uomini d’affari, giornalisti, diplomatici tra cui l’ex ambasciatore transalpino all’Onu Jean-Bernard Mérimée. Quanto al gruppo Total, l’attuale a.d. Christophe de Margerie nega ogni addebito. In molti casi l’accusa è di corruzione.