Bangladesh: 600 intossicati in una fabbrica tessile nei pressi di Dacca
Dopo il devastante crollo dei laboratori Rana Plaza, un nuovo incidente scuote il settore tessile del Paese asiatico.
Centinaia di operai di una fabbrica tessile in Bangladesh si sono ammalati questa mattina dopo aver bevuto acqua sul luogo di lavoro. Ad annunciarlo, riferisce l’agenzia AFP, sono fonti industriali e delle forze dell’ordine.
Numerosi lavoratori sono stati ricoverati in quanto affetti da ripetuti e forti conati di vomito: «Riteniamo che l’acqua della fabbrica Starlight Sweators possa essere stata avvelenata o contaminata», ha dichiarato un poliziotto. Mentre un responsabile amministrativo della fabbrica – che sorge a Gazipur, nella periferia della capitale Dacca – ha indicato in circa 600 le persone coinvolte.
Solo poche settimane fa, il 24 aprile, il settore è stato scosso dal clamoroso e devastante crollo del complesso di laboratori Rana Plaza, che è costato la vita a 1.127 lavoratori. La questione della sicurezza e delle condizioni di lavoro costituisce per il Paese asiatico un problema sempre più drammatico, e che coinvolge direttamente anche le griffe occidentali che spesso delocalizzano in Bangladesh le produzioni al fine di massimizzare i profitti.