Spagna, la Caritas lancia un grido d’allarme sulla povertà
L'associazione cattolica sottolinea come il tasso di povertà sia arrivato a toccare il 21, 1% della popolazione. Mentre un'analisi di Credit Suisse rivela che in un anno ...
L’organizzazione cattolica Caritas ha lanciato un nuovo grido d’allarme sulla situazione della società spagnola. Una porzione crescente della popolazione vive infatti in condizioni di povertà estrema: si tratta ormai di più di 3 milioni di persone, che percepiscono redditi inferiori ai 307 euro al mese.
Proprio mentre il governo conservatore di Madrid si affanna a lanciare messaggi ottimisti, Caritas impone dunque una doccia fredda, segnalando come il tasso di povertà nella nazione europea sia arrivato a toccare ormai il 21, 1% (dato al quale si affianca quello più noto relativo alla disoccupazione, che è pari ormai al 26, 26%).
Secondo il rapporto presentato ieri dall’associazione, la forbice tra poveri e ricchi continua inoltre a crescere in Spagna: il 20% più agiato della popolazione concentra una ricchezza 7 volte e mezzo superiore rispetto al 20% più in difficoltà.
Un dato confermato da un altro studio, pubblicato mercoledì da Credit Suisse, nel quale si specifica che nel 2012 il Paese contava 402 mila persone che possedevano più di un milione di dollari, ovvero 47 mila in più rispetto all’anno precedente. Perché la crisi, non solo in Spagna, è un dramma per la classe media ma spesso arricchisce chi già appartiene alle fasce più agiate della popolazione.