Parlami, ascoltami
Cure sanitarie 2.0 - Come buttare via centinaia di righe di codice informatico e sostituirle con l’ascolto delle persone. Un successo "assicurato".
La ricerca tecnologica per le nuove soluzioni ai problemi globali passa dalle persone. È quello che hanno scoperto sulla loro pelle i tre giovani fondatori di Verbal Care, una nuova start-up di Boston. Dougherty, Hsiao, e Zoeller sono tre ingegneri neolaureati con un palmares di premi già nutrito prima ancora di aver lanciato la propria impresa commerciale.
Hanno sviluppato una piattaforma che consente agli operatori sanitari e agli assistenti domiciliari di comunicare con i pazienti affetti da disturbi di comunicazione. La piattaforma cloud utilizza un gran numero di strumenti, in particolare l’applicazione iPad per trasmettere con maggiore precisione le esigenze dei pazienti, con grandi bottoni parlanti, riducendo il rischio di eventi avversi prevenibili. Sulla base delle esigenze del singolo utente e delle caratteristiche della propria disabilità non verbale, gli operatori sanitari possono aggiungere le proprie immagini, testi e registrazioni a quelle standard.
Secondo il National Institute on Deafness and Other Communication Disorders, 7 milioni e mezzo di persone ogni anno negli USA sono colpiti da condizioni che impediscono loro di comunicare. Questa disabilità, talvolta temporanea, può comportare che le vittime di ictus, ad esempio, non riescano a dire a un infermiere che hanno bisogno di usare il bagno, comunicare il loro livello di dolore, condividere con il coniuge che hanno fame, o chiedere di cambiare canale in tv.
Questa applicazione porta con sé un altro carattere innovativo: se i pazienti riceveranno attenzioni corrette, instaurando con l’ospedale una relazione di cura più efficace, allora l’ospedale stesso potrà ottenere un rating migliore incassando, così, più velocemente i rimborsi dai colossi assicurativi americani come Medicaid, il fondo sanitario federale per gli individui e le famiglie con basso reddito, e Medicare, quello per gli over 65 e i giovani disabili.
L’applicazione è gratuita: il modello economico si basa sulle compensazioni tra ricavi e risparmi degli ospedali. Rispetto ad altre applicazioni, Verbal Care è nata dalle ricerche ingegneristiche ed è stata completamente riscritta quattro volte: la competenza informatica ha dovuto cedere cedere il passo alla conoscenza diretta dei problemi ottenuta dialogando con i logopedisti, gli infermieri, i pazienti e i familiari del Massachusetts General Hospital.
Anche in questo caso è possibile ritrovare una declinazione del concetto di innovazione sociale, rappresentata da quei prodotti o servizi che risultano capaci di modificare i servizi già esistenti, riducendone i costi e aumentandone la qualità. L’innovatore sociale deve dimostrare che la propria idea funziona meglio di quelle esistenti e genera valore per le persone, concentrandosi su bisogni insoddisfatti, sui pericoli sociali e ambientali, cercando di ottimizzare tutte le risorse disponibil. Compresi i tempi di pagamento delle assicurazioni sanitarie.