Negoziati Grecia-troika, il ministro: «Sarà un inferno»
Al termine del secondo piano di aiuti, il ministro delle Finanze Stournaras dichiara che non accetterà più altri prestiti se essi prevederanno unicamente misure di ...
Le condizioni imposte dai prestatori internazionali potrebbero essere particolarmente dure. Ma ciò nonostante, al termine del secondo piano di aiuti targato Fmi, Bce e Commissione europea, la Grecia rifiuterà un nuovo piano di prestiti che in cambio chieda soltanto misure di austerity, anziché «aggiustamenti strutturali». A dichiararlo è stato Yannis Stournaras, ministro delle Finanze di Atene, che ha aggiunto di sapere che i negoziati con la “troika” imporranno al suo Paese di un «inferno» di qui al giugno del prossimo anno.
In un’intervista rilasciata al settimanale To Vima, il responsabile economico del governo ellenico ha spiegato che ogni capitolo di spesa «sarà analizzato e valutato insieme ai nostri prestatori». Parlando al quotidiano Kathimerini ha poi aggiunto: «Non accetteremo un nuovo pacchetto di aiuti se esso sarà condizionato solamente a misure finanziarie».
Alle dichiarazioni del ministro è stato dato ampio risalto ieri sulla stampa greca. Il quotidiano di centro sinistra Ethnos, in particolare, ha ipotizzato un «ricatto» da parte della troika. Il braccio di ferro tra il governo ateniese, da un lato, e Fmi, Bce e Commissione dall’altro sarà dunque duro. Nel frattempo, il popolo greco, da anni in ginocchio, attende.