Un “assist” degli azionisti critici a HSBC

Depositata da un gruppo di azionisti una risoluzione che imporrebbe alla banca HSBC di non concedere più denaro alle fonti fossili. La approveranno?

La banca britannica HSBC ha affermato di volersi impegnare per il clima © fazon1/iStockPhoto

Una quindicina di grandi investitori ha annunciato la volontà di depositare una risoluzione nel corso della prossima assemblea generale del colosso bancario HSBC. Obiettivo: costringere l’istituto di credito britannico ad agire per la tutela del clima, riducendo i finanziamenti concessi alle fonti fossili.

A renderlo noto è stata l’organizzazione non governativa specializzata in investimenti responsabili ShareAction. La cui iniziativa è sostenuta dal colosso della gestione del risparmio Amundi e dal fondo britannico Man Group, così come da altri investitori di Regno Unito, Francia, Danimarca e Svezia che, complessivamente, gestiscono asset per 2.400 miliardi di euro. A loro, si sono aggiunti 117 azionisti a titolo individuale.

La speranza è che il consiglio d’amministrazione della banca deciderà di sostenere la risoluzione nel corso dell’assemblea generale, prevista per il prossimo mese di aprile. Affinché venga approvata, infatti, essa dovrà ottenere il 75% dei voti favorevoli. La proposta avanzata ad HSBC è di pubblicare nero su bianco una strategia e degli obiettivi concreti finalizzati a smettere di concedere denaro a carbone, petrolio e gas. Seguendo un calendario che sia coerente con l’Accordo di Parigi sul clima.

Benché infatti, nello scorso ottobre, HSBC si sia impegnata a raggiungere la carbon neutrality – l’azzeramento delle emissioni nette di CO2 – entro il 2020, secondo l’Onu Rainforest Action Network è ancora la seconda banca che accorda più denaro alle fonti fossili (al primo posto c’è un altro colosso britannico: Barclays). E ShareAction ha sottolineato come nei quattro mesi che hanno preceduto l’annuncio, la banca abbia concesso altri 1,8 miliardi di dollari al settore. Dopo averne assicurati 86 dal 2015 ad oggi. In particolare ad infrastrutture per lo sfruttamento di carbone e sabbie bituminose, considerate tra le più inquinanti in assoluto.

HSBC, parlando all’agenzia AFP, ha confermato la volontà di impegnarsi nella battaglia contro i cambiamenti climatici. Vedremo ad aprile se tali impegni si tradurranno in fatti concreti.


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