Quest’anno ci siamo giocati i Paesi Bassi

Nel rapporto annuale di Global Forest Watch un quadro inquietante della deforestazione nel mondo

La deforestazione, soltanto nel 2020, ha fatto scomparire una superficie pari a quella dei Paesi Bassi © BardoczPeter/iStockPhoto

La pandemia ha imposto lockdown, fatto crollare le economie mondiali, affossato il Prodotto interno lordo, costretto a chiudere milioni e milioni di attività in tutto il mondo. Ma non ha arrestato la deforestazione. La superficie di foreste vergini tropicali distrutta nel 2020 è pari a quella di una nazione come i Paesi Bassi.

«He’s a real nowhere man
Sitting in his nowhere land
Making all his nowhere plans for nobody»

A spiegarlo è il rapporto annuale di Global Forest Watch, basato su dati satellitari. Il documento spiega che sono 4,2 milioni gli ettari persi soltanto per quanto riguarda la foresta primaria tropicale, fondamentale sia per la biodiversità, sia per l’assorbimento di biossido di carbonio. Un dato che risulta più alto del 12% rispetto all’anno precedente.

«Doesn’t have a point of view
Knows not where he’s going to
Isn’t he a bit like you and me?»

Non sorprende il fatto che sia il Brasile la nazione più colpita dal fenomeno della deforestazione, che negli anni del presidente di estrema destra Jair Bolsonaro ha subito un’impennata. Nella nazione sudamericana è scomparsa una superficie tre volte superiore rispetto a quella della Repubblica Democratica del Congo (seconda nella per nulla virtuosa classifica stilata dal rapporto). Complessivamente, nelle aree tropicali sono 12,2 i milioni di ettari persi, considerando tutti i tipi di aree boschive.

«Nowhere man please listen
You don’t know what you’re missing»

Tutto ciò, principalmente, per fare spazio all’agricoltura e agli allevamenti. Ma a pesare, secondo gli autori del report, sono stati anche i cambiamenti climatici. Che hanno portato ondate di caldo eccezionali e prolungati periodi di siccità: un mix esplosivo, che ha causato incendi devastanti in Australia, in Siberia e nella stessa foresta amazzonica. E anche un circolo vizioso, poiché proprio per via della diminuzione dell’assorbimento di CO2 lo stesso riscaldamento globale è alimentato dalla deforestazione.

Citazione musicale: «Nowhere Man», The Beatles, 1965


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