Agrobusiness, le Ong del Belgio contro la Banca Mondiale
Le associazioni hanno puntato il dito contro il progetto di stilare una classifica del luoghi più favorevoli agli affari nel settore agricolo. Essa, denunciano, schiaccerebbe ...
Alcune organizzazioni non governative del Belgio (Sos faim, AEFJN, Fian, CADTM, CNCD-11.11.11 e Elf Elf Elf) hanno organizzato nel corso del weekend un’azione di fronte alla torre finanziaria di Bruxelles . Obiettivo: denunciare le politiche della Banca mondiale che favoriscono l’agrobusiness .
Le associazioni hanno puntato in particolare il dito contro un programma della World Bank – il "Benchmarking the Business of Agriculture" – che attualmente risulta in corso di elaborazione, e che mira a stilare una sorta di “classifica” dei Paesi nei quali è più facile fare affari nel settore agricolo. Ciò in ragione, ad esempio, di particolari incentivi fiscali o finanziamenti. Secondo le Ong una simile lista costituirebbe il preludio ad un’ondata di investimenti stranieri nel settore: «Si tratta di una logica puramente liberista – ha spiegato Manuel Eggen, di Fian, al quotidiano Le Vif – perché la Banca mondiale assicura a parole il suo sostegno ai piccoli e medi produttori, e poi con questa classifica si rivolge alle multinazionali».
Le associazioni hanno poi avanzato dubbi anche sul metodo con il quale potrà essere redatto l’elenco. Hanno ricordato, infatti, che quando si stilò un’analoga lista dei luoghi nei quali, non soltanto nel settore agricolo ma globalmente, fosse più facile fare affari, ai primi posti risultarono Singapore e Hong Kong. Una scelta controversa, tenuto conto dei problemi legati ai paradisi fiscali.