Cinque cose che forse non sapevi su Arabia Saudita-Messico

La guida di Valori.it alle partite del Mondiale di Qatar 2022

1. Con il Qatar uscito subito, e i vicini di casa dell’Iran che non ce l’hanno fatta contro gli Usa, tocca ora all’Arabia Saudita candidarsi a possibile grande sorpresa mediorientale del Mondiale. Ai sauditi basta infatti una vittoria stasera, contro un Messico dimesso, per andare agli ottavi per la prima volta nella storia.

2. Il merito di questo exploit dei sauditi, già nella storia per aver battuto l’Argentina di Messi, è dei giocatori. A partire dalla stella Salem al-Dawsari. E anche del tecnico francese Hervé Renard, capace di portare al minuscolo Zambia la Coppa d’Africa nel 2012, successo poi replicato nel 2015 con la Costa D’Avorio.

3. L’Arabia Saudita è già nella storia non solo per aver battuto l’Argentina, ma anche per i risvolti politici del Mondiale. Nella loro prima partita, infatti, sugli spalti l’emiro del Qatar Al Thani era avvolto in una sciarpa saudita. Quando fino a ieri gli ex nemici Qatar e Arabia non avevano neppure rapporti diplomatici.

4. E in campo l’Arabia ha tutte le possibilità di vincere, perché si trova di fronte un Messico in pratica già eliminato. Una delle peggiori El Tri degli ultimi cinque tornei, a cui si era sempre qualificato per gli ottavi. È il viale del tramonto per diversi giocatori più anziani e per il mai amato tecnico Gerardo Tata Martino.

5. Nonostante una squadra molto criticata, soprattutto dopo la sconfitta in finale di Gold Cup contro gli Usa, il contingente di tifosi messicani era come sempre il più divertente e numeroso del Mondiale. Sono arrivati in Qatar in oltre quarantamila. Il loro addio farà risaltare ancora di più i tanti vuoti sugli spalti.