Cinque cose che forse non sapevi su Argentina-Francia

La guida di Valori.it alle partite del Mondiale di Qatar 2022

1. L’emiro Tamim bin Hamad al-Thani decide tutto una sera di dicembre del 2010. Organizzare i Mondiali in Qatar e comprare il PSG. Lo fa. Dodici anni dopo, nella finale di Qatar 2022 si sfidano le due stelle Messi e Mbappé, entrambe giocano nel PSG. A certificare una lungimiranza e un’abilità sopraffine.

2. Il prossimo anno le due stelle giocheranno altrove, ma l’obiettivo è raggiunto. Il Qatar è sulla mappa (anche se non sul territorio, come insegnava Borges) dello sport e della politica globali. Ha pacificato le relazioni nel Golfo, è entrato nel cuore dell’Europa ridisegnando lo skyline delle sue città più importanti.

3. Dal 1998 la Francia è alla quarta finale Mondiale, due vinte su tre. Oltre a due finali europee, una vinta. Didier Deschamps è già uno dei tre al mondo, con Zagallo e Beckenbauer, che ha vinto il Mondiale da giocatore e da allenatore. Può diventare il secondo a vincerne due (di fila) in panchina dopo Pozzo.

4. In campo oltre alle stelle Lionel Messi (cui manca la vittoria Mondiale anche solo per azzardare paragoni con Maradona) e Kylian Mbappé (potrebbe vincerne già due a 23 anni, come nemmeno Pelé) da segnalare lo splendido torneo di Alvarez e De Paul per l’Albiceleste e di Griezmann e Tchouaméni per Les Bleus.

5. Dodici anni di corruzione, arresti e processi. Decine di migliaia di lavoratori migranti ridotti in schiavitù e almeno seimila operai morti sul lavoro. Un disastro ambientale senza precedenti. Questa è per noi l’eredità di Qatar 2022. Mentre per Infantino e la Fifa sono ricavi record da 7,5 miliardi di dollari. A ciascuno il suo.