Cinque cose che forse non sapevi su Francia-Marocco

La guida di Valori.it alle partite del Mondiale di Qatar 2022

1. Il Marocco è una monarchia. Domina e colonizza illegalmente i territori del Sahara Occidentale, ha eretto muri, sfruttato le terre e, di concerto con le potenze europee, ha combattuto con mezzi sporchi il Fronte Polisario. Sono le contraddizioni di un mondo dove «si è sempre più meridionali di qualcuno».

2. Ciò non toglie che non solo a Marrakech, ma anche ad Algeri, a Tunisi, Tripoli e a Il Cairo, e in tutto il Sud del mondo, l’incredibile cavalcata dei Leoni dell’Atlante sia vissuta come una grandissima rivincita anticoloniale dei dannati della terra verso i massacratori europei. E oggi siamo arrivati alla resa dei conti.

3. La storia ha voluto infatti che il Marocco dovesse battere il Belgio, dove c’è la sua più grande comunità migrante sfruttata, poi Spagna e Portogallo, che ancora controllano territori marocchini, per arrivare a sfidare la Francia, per mezzo secolo i più violenti colonizzatori. Le banlieues di Parigi ardono di passione.

4. «Tornate in Africa col barcone», ha detto solo il mese scorso un deputato a un collega afrodiscendente durante un dibattito all’Assemblea Nazionale. Perché il razzismo in Francia è un problema economico e strutturale mai risolto. Alla faccia dell’idea di Paese multietnico che pretendono di essere e di raccontare.

5. Anche nel calcio. Ci provarono già quando vinsero il Mondiale di casa nel 1998 a raccontare la favola dei “black, blanc, beur” uniti nella vittoria. Ma come quella falsa idea di squadra si dissolse in pochi mesi, dilaniata dalle tensioni razziali, così il Paese non è mai stato pacificato. E non sarà certo il calcio a farlo.