Garantire la pace globale: l’importanza di un’attività bancaria lontana dall’industria delle armi

La Dichiarazione di Milano, promossa dalle banche della GABV, guarda a un futuro di pace e prosperità. Senza armi

© Daniel/Unsplash

A giugno 2022, ho avuto l’onore di parlare alle Nazioni Unite contro gli investimenti bancari nelle armi nucleari. L’ho fatto rappresentando Etica Sgr, la società di investimento del Gruppo Banca Etica, insieme a Ican (Campagna Internazionale per l’Abolizione delle Armi Nucleari) e altri istituti finanziari. All’epoca non immaginavo che quell’incontro rappresentasse un momento fondamentale che avrebbe gettato le basi per la Dichiarazione di Milano: una dichiarazione per la pace.

Promosso dalla Global Alliance for Banking on Values (GABV), la rete globale delle principali banche eticamente orientate, questo documento sottolinea un impegno forte e inequivocabile: la totale opposizione al finanziamento alla produzione o al commercio di armi da guerra da parte di qualsiasi istituto ne faccia parte. Vale quindi la pena approfondire i concetti fondamentali della dichiarazione. E chiarire perché l’adozione di un approccio responsabile da parte del sistema bancario rispetto all’industria delle armi non rappresenta solo una posizione etica. Ma un passo necessario verso un mondo più prosperoso.

Pace e prosperità, una prospettiva umanitaria

Innanzitutto GABV si impegna per il benessere delle persone, la sostenibilità del Pianeta e la prosperità della società nel suo complesso. Sostenere che i profitti derivanti dalla produzione e dal commercio delle armi da guerra contribuiscano alla ricchezza è una affermazione a nostro avviso insostenibile. Anzi, tali investimenti rappresentano una distribuzione inefficace delle risorse, che ostacola il perseguimento di questi alti scopi. Evitando qualsiasi coinvolgimento con l’industria delle armi, le banche di GABV inviano così un chiaro messaggio. Gli istituti finanziari dovrebbero farsi promotori di un cambiamento positivo, contribuendo al benessere generale e alla salvaguardia del nostro Pianeta.

Questo discorso si inserisce in una più ampia prospettiva umanitaria, come delineato nella Dichiarazione di Milano. Qui il documento enfatizza i valori fondamentali che dovrebbero guidare gli istituti finanziari. Sottolineando che trarre profitto dalla guerra non solo è inaccettabile, ma anche moralmente riprovevole. Le banche di GABV rappresentano quindi il punto di riferimento per un mondo libero dalle conseguenze devastanti dei conflitti armati, proprio grazie alla visione con cui considerano il loro ruolo nel settore finanziario. Questa prospettiva, radicata in principi etici e nel rispetto della dignità umana, costituisce il punto di riferimento delle pratiche bancarie responsabili.

Una visione per l’industria finanziaria

La dichiarazione vuole però andare oltre i suoi stessi membri, riconoscendo la necessità di un cambiamento di paradigma nell’intero settore dell’industria finanziaria. GABV ovviamente non si pronuncia sul diritto dei singoli Stati alla difesa, anche attraverso l’utilizzo delle armi. In questi casi si tratta di transazioni tra i ministeri della Difesa nazionali e i produttori di armi. E qui gli istituti finanziari non traggono profitto dalle transazioni economiche. Per cui non sono spinti da interessi economici a espandere l’industria delle armi a proprio vantaggio.

Il punto è che le armi non dovrebbero essere considerate come una merce qualsiasi. Un prodotto da cui ricavare profitti sfruttando gli strumenti finanziari. Sebbene alcuni possano considerare questa visione utopistica, la storia ha dimostrato che richieste apparentemente utopistiche, come l’abolizione della schiavitù e il diritto di voto delle donne, alla fine sono diventate norme sociali. Un altro esempio, più attuale, è rappresentato dal divieto di utilizzo dei combustibili fossili.

I membri di GABV scelgono quindi di non finanziare l’industria delle armi. Proprio perché non vogliono trarre profitti dalla produzione e dal commercio di armi che vengono poi utilizzate in conflitti sui quali non hanno alcuna influenza. La Dichiarazione di Milano, sebbene ambiziosa, sfida quindi l’intero settore a riconsiderare le proprie priorità e responsabilità. Aprendo la strada a un futuro in cui i profitti non derivano da attività che mettono a repentaglio la pace e la stabilità a livello globale.

Responsabilità e leadership etica

L’arte di redigere una dichiarazione risiede nel navigare l’equilibrio delicato tra le esigenze pragmatiche del mondo reale e il perseguimento di una visione per un futuro migliore. Le banche di GABV hanno coraggiosamente scelto la via della responsabilità e della leadership etica. In un momento in cui molti istituti finanziari considerano l’industria delle armi compatibile con la finanza sostenibile, GABV è fermamente convinta che trarre profitto dalla guerra sia non solo da evitare, ma anche in contrasto con la propria visione di un mondo migliore.

In questa dichiarazione, le banche eticamente orientate esortano quindi gli istituti finanziari a disinvestire dall’industria delle armi. E rifiutano di accettare che il finanziamento di armi e munizioni rientri nella definizione di finanza sostenibile. Promuovendo il dialogo e sfidando lo status quo, il documento delle banche di GABV si fa promotore di una discussione autentica e leale. Una visione che senza dubbio contribuirà al progresso verso una vera pace nel nostro mondo.