Al via a Padova il meeting mondiale della GABV, il primo in Italia

Per la prima volta, i rappresentanti della Global Alliance for Banking on Values (GABV) si incontrano in Italia, tra Padova e Milano

L'evento inaugurale del meeting di GABV, nell'aula magna dell'università di Padova © Banca Etica/Luca Gallo

«La finanza è sempre stata vista come un intermediario, ma la finanza può dare forma al futuro». Parola dell’economista francese Gaël Giraud, gesuita, già capo economista dell’Agenzia francese per lo sviluppo, oggi direttore di ricerca presso il Consiglio nazionale per la ricerca scientifica francese (Cnrs). Ad ascoltarlo, la platea dell’aula magna dell’università di Padova, dove nel pomeriggio di lunedì 26 febbraio ha preso il via il meeting annuale della GABV, Global Alliance for Banking on Values, l’alleanza mondiale delle banche responsabili dal punto di vista ambientale, sociale e di governance. Un appuntamento che, nel 2024, l’Italia ospita per la prima volta.

Il meeting annuale della GABV arriva in Italia

La scelta di Padova non è casuale. Perché Padova è la città dove l’8 marzo di venticinque anni fa apriva il suo primo sportello Banca Etica, l’unico istituto di credito italiano dedito interamente alla finanza etica. Oggi il gruppo conta cinquecento dipendenti tra Italia e Spagna, 47mila soci, 92 milioni di euro di capitale sociale e una raccolta di risparmio di oltre 2,4 miliardi di euro, con 1,2 miliardi di euro di finanziamenti erogati a sostegno dell’economia reale.

Nel futuro del gruppo avranno un ruolo cruciale le alleanze, perché «insieme possiamo influenzare i regolatori e le istituzioni», ha ricordato la presidente Anna Fasano nell’apertura dell’evento. Non a caso, Banca Etica fa parte di GABV fin dalla sua fondazione. Ad oggi è ancora l’unica italiana delle oltre settanta banche aderenti, disseminate in più di 45 Stati. Messe insieme, hanno circa 80mila dipendenti, 60 milioni di clienti e gestiscono asset per più di 200 miliardi di dollari. Numeri di tutto rispetto per un modello, quello della finanza etica, che nasce come alternativo a quello convenzionale. E che negli anni ha dimostrato di funzionare, in termini di solidità, performance ed efficacia.

L’intento per cui i rappresentanti delle banche aderenti a GABV si sono dati appuntamento tra Padova e Milano è quello di disegnare il futuro di questo movimento. Lo testimonia il titolo del meeting: “The world at a crossroads: values in finance and technology to transform society” (“Il mondo a un bivio: i valori nella finanza e nella tecnologia per trasformare la società”).

La finanza di fronte all’intelligenza artificiale

Perché porre un accento così forte sulla tecnologia, fin dal titolo? Perché l’intelligenza artificiale è già una realtà: ignorarla o sottovalutarla sarebbe una scelta miope e, a lungo andare, controproducente. «È uno strumento e dobbiamo usarlo, non lasciare che sia lo strumento a usare noi», ha sottolineato a Valori Stefano Quintarelli, imprenditore, specialista di sistemi informatici, servizi di rete e sicurezza, consulente delle Nazioni Unite e della Commissione europea e divulgatore, ospite della cerimonia d’apertura del meeting GABV.

Durante il suo keynote speech, Quintarelli è partito dall’abc dell’intelligenza artificiale per tracciare i contorni della nuova economia in cui viviamo. Un’economia in cui la dimensione fisica e quella digitale sono tra di loro diverse e complementari. Ciò significa che la piattaforma digitale non sostituisce la fruizione fisica, bensì funge da intermediaria. È quello che accade quando si usano Google, Amazon, eBay, AirBnb, Booking.com e così via. Questi nuovi oligopolisti diventano gatekeeper, perché controllano l’interfaccia tra l’utente e la dimensione fisica.

Un cambiamento di sistema con il quale, aveva spiegato Quintarelli nell’intervista concessa a Valori, anche il settore finanziario deve fare i conti. «La finanza viene rivoluzionata dalla tecnologia e dalla conseguente disponibilità di dati, della loro elaborazione ed interpretazione, della connettività che annulla tempi e distanze di relazione. L’emergere di piattaforme alternative di intermediazione di capitale di rischio e di lending sono un portato di queste disponibilità tecnologiche e di evoluzioni regolamentari che ne interpretano e sostengono le possibilità».

Affrontare questa evoluzione diventa più facile insieme, ha ricordato Quintarelli a Padova, perché far parte di una rete consente di prendere decisioni più velocemente. Tanto più se, come nel caso di GABV, la rete si impernia su valori che consentono di affrontare sfide collettive. Come l’esclusione di quelle fasce della popolazione che rischiano di essere lasciate indietro.

Il meeting della GABV continua tra Padova e Milano

I delegati della GABV, oltre a confrontarsi tra loro su questi e altri temi, andranno a visitare alcune realtà finanziate e sostenute da Banca Etica nella provincia di Padova. Per il mondo dell’agricoltura per esempio ci sono El Tamiso, che ha scelto il metodo biologico fin dal 1984, e Arakè, che si fa promotrice di un’agricoltura di rigenerazione agroecologica in una delle ultime aree verdi alle porte del centro cittadino. Cambiando area di attività c’è Etifor, società di consulenza ambientale che aiuta enti e aziende a migliorare le proprie performance di sostenibilità. Legatoria Zanardi, invece, è un’azienda di rilegatura che i dipendenti hanno salvato dalla crisi, attraverso un workers buyout. Nell’ambito dell’istruzione e della formazione professionale, il caso di successo è Enaip Veneto. Un modo per passare dalla teoria alle applicazioni concrete.

Dopodiché, i lavori si spostano a Milano: il prossimo appuntamento che si può seguire in diretta streaming è nel pomeriggio di mercoledì 28 febbraio, alla Fondazione Feltrinelli.