Le banche britanniche sono nere come il carbone
Secondo un rapporto di Reclaim Finance le grandi banche britanniche sono ancora «all’avanguardia nel finanziamento delle fonti fossili»
Avranno anche riempito rapporti e comunicati stampa di belle parole sul clima, ma le grandi banche britanniche sono ancora «all’avanguardia nel finanziamento delle fonti fossili». A lanciare l’accusa è un nuovo rapporto dell’organizzazione non governativa Reclaim Finance, secondo il quale «malgrado gli annunci a tambur battente, i cinque principali istituti di credito analizzati hanno concesso 56 miliardi di dollari alle imprese presenti nella Global Coal Exit List (GCEL)». Ovvero la lista mondiale delle aziende attive nella filiera del carbone, fonte in assoluto più nociva in termini di emissioni di gas ad effetto serra.
«I’ve read you well
I just want to get away»
Il dito è puntato in particolare contro Barclays, HSBC e Standard Chartered, «che assieme rappresentano oltre il 94% dei finanziamenti concessi alla fonte fossile». Il rapporto attribuisce in particolare alla prima prestiti e sottoscrizioni per 27 miliardi dollari. HSBC raggiunge invece i 15 miliardi, mentre Standard Charterd ne ha concessi 4,7. Il tutto in soltanto due anni: tra l’ottobre del 2018 e lo stesso mese del 2020.
Barclays e HSBC hanno risposto difendendo le proprie scelte e sottolineando i loro impegni per il clima. Ma, secondo Reclaim Finance, resta fortemente contraddittoria la presenza di una piazza finanziaria così nociva per il clima, nella stessa nazione, il Regno Unito, che a novembre ospiterà la ventiseiesima Conferenza mondiale sul clima delle Nazioni Unite, la Cop 26.
«My trust in you has been abused
My trust in you has been overused»
Inoltre, il rapporto sottolinea che un solo istituto finanziario del Regno Unito, M&G Investments, prevede di escludere dal proprio orizzonte di investimenti le imprese che sfruttano miniere e strutture per la lavorazione del carbone. La strada per rendere la finanza compatibile con la lotta ai cambiamenti climatici è ancora molto, molto lunga.
Citazione musicale: «Host», Muse, 1999
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