Banche che finanziano la crisi climatica. La presentazione a Modena

In occasione dell'uscita dell'edizione 2023 di Banking on Climate Chaos Valori.it organizza un evento pubblico a Modena

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4.600 miliardi di dollari. È la cifra che le 60 più grandi banche del mondo hanno concesso al settore delle fonti fossili dal 2016 al 2021. Un dato che stride con gli impegni che la comunità internazionale ha assunto per combattere la crisi climatica. Il dato sarà aggiornato nel rapporto annuale Banking on Climate Chaos redatto da un gruppo di organizzazioni non governative che sarà pubblicato giovedì 13 aprile e che Valori.it presenterà con un evento pubblico a Modena.

I dati di Banking on Climate Chaos

Il rapporto, non a caso, calcola l’ammontare a partire dal 2016. Nel dicembre dell’anno precedente, infatti, era stato approvato l’Accordo di Parigi, secondo il quale occorre limitare la crescita della temperatura media globale a un massimo di 2 gradi centigradi, di qui alla fine del secolo, rispetto ai livelli preindustriali. E rimanendo, recita il documento «il più possibile vicini agli 1,5 gradi».

Le cifre contenute nel rapporto sono particolarmente inquietanti anche in ragione della tipologia di investimenti effettuati dalle banche. Una grossa fetta dell’ammontare complessivo, infatti, è destinata a nuovi progetti di sfruttamento, a vario titolo, di carbone, petrolio e gas. Da decenni, invece, la scienza è chiarissima rispetto a ciò che occorrerebbe fare per combattere seriamente la crisi climatica ed evitare che si trasformi in una catastrofe. Non soltanto non dovremmo più estrarre alcun tipo di fonte fossile, ma occorrerebbe anche limitare allo stretto indispensabile l’uso di tutte quelle che abbiamo già a disposizione.

Estremamente preoccupante è inoltre il quantitativo di capitali investiti: 4.600 miliardi rappresentano una cifra infinitamente più ampia rispetto a quelle che i governi sono riusciti a mettere a disposizione per la transizione ecologica. Ovvero, principalmente, per lo sviluppo delle energie rinnovabili. Basti pensare che il cosiddetto Green Deal europeo (Next Generation Eu) ha permesso di mobilitare 750 miliardi di euro, di cui solo un terzo vincolati a progetti compatibili con la lotta ai cambiamenti climatici.

Come già accaduto nelle edizioni precedenti, nell’elenco di banche presenti nel rapporto Banking on Climate Chaos di quest’anno figurano anche due istituti italiani: Unicredit e Intesa San Paolo.

Appuntamento a Modena

Il rapporto Banking on Climate Chaos è stato presentato per la prima volta in Italia nel giorno della sua uscita internazionale, giovedì 13 aprile 2023. L’evento si è svolto presso la Galleria Europa in piazza Grande a partire dalle ore 17 nell’ambito della programmazione di FestiValori, il festival dedicato alla finanza etica promosso da Valori.it e Fondazione Finanza Etica. Sono intervenuti Andrea Barolini, direttore di Valori.it, Luisiana Gaita, giornalista del Fatto quotidiano, Simone Ogno ricercatore di ReCommon e Andrea Trenti di Legambiente Modena.