La BCE bacchetta le banche europee: nascondono i rischi climatici

Le banche europee, nonostante le parole, sono ancora troppo poco trasparenti sulle loro esposizione di fronte ai rischi climatici

Le banche europee divulgano ancora troppe poche informazioni sui rischi climatici

La Banca Centrale Europea ha alzato la voce nei confronti dei principali istituti di credito dell’Eurozona. Accusandoli di non essere sufficientemente trasparenti in materia di rischi climatici. E arrivando a minacciarli di svelare al pubblico i nomi delle banche meno collaborative.

«Pronti a svelare la lista delle banche meno collaborative»

Intervenendo ad un webinarFrank Elderson, membro del consiglio direttivo dell’istituto di Francoforte, incaricato della supervisione bancaria, ha affermato senza mezzi termini: «Abbiamo la possibilità di rendere pubblica la lista delle banche che, in modo ripetuto, non forniscono informazioni sui rischi climatici e ambientali».

La presidente della BCE Christine Lagarde. Foto: kremlin.ru Creative Commons Attribution 4.0 International banche
La presidente della BCE Christine Lagarde © kremlin.ru

La BCE ha alzato la voce proprio dopo aver completato una valutazione su 109 grandi istituti dell’Eurozona. Concludendo che «anche se alcuni passi avanti sono stati effettuati rispetto all’analisi precedente», che risale alle fine del 2020, «nessuno ha risposto pienamente alle attese».

Una situazione desolante, dunque. «Le banche – ha proseguito Elderson – tentano di compensare la cattiva qualità dei dati che divulgano con una valanga di informazioni su questioni green. Ciò, alla fine, crea molto rumore di fondo, senza reale sostanza su ciò che i mercati e i supervisori vogliono sapere. Ovvero in che modo tali istituti siano esposti e in che modo intendano gestire tale esposizione».

Solo una banca su cinque spiega come vuole allinearsi all’Accordo di Parigi

Secondo la BCE, inoltre, solo una banca su cinque spiega quali criteri e metodi intende utilizzare per allineare i propri business agli obiettivi climatici dell’Accordo di Parigi. In particolare per quanto riguarda la limitazione delle emissioni di gas ad effetto serra responsabili del riscaldamento globale.

Per cercare di comprendere in che modo gli istituti europei siano esposti rispetto ai rischi climatici, la stessa Banca Centrale Europea ha lanciato un primo stress test. Esso simula alcuni possibili scenari e calcola quale sarà l’impatto sul sistema bancario dell’Eurozona. I risultati dovrebbero essere pubblicati nel corso del prossimo mese di luglio.


Questo articolo è stato pubblicato in 1o anni – storie e approfondimenti sulla crisi climatica, la newsletter che Valori.it invia ogni venerdì. Se vuoi riceverla iscriviti alla newsletter e seleziona “Ambiente” tra i tuoi interessi.