Il fondo BlackRock è ancora innamorato del carbone
Un rapporto della Ong Reclaim Finance indica che il fondo americano gestisce ancora asset nel settore del carbone per 85 miliardi di dollari.
Con la bellezza di 85 miliardi di dollari di asset gestiti, il colosso della finanza BlackRock dimostra di avere ancora enormi interessi nel settore del carbone. Ovvero nella fonte fossile più dannosa per il clima. I dati sono stati rivelati da un nuovo rapporto dell’organizzazione non governativa Reclaim Finance.
Eppure – come ricordato in questa newsletter il 16 ottobre scorso – il mega-fondo d’investimenti americano giunto ormai alla cifra astronomica di 8.680 miliardi di dollari di asset gestiti si era impegnato ad operare una svolta nei propri business. All’inizio del 2020, in particolare, una lettera agli azionisti firmata dal fondatore Larry Fink aveva fatto il giro del mondo, poiché lasciava ipotizzare una svolta “verde”. Che impallidisce di fronte al quantitativo di denaro ancora investito nelle fossili
La risposta di BlackRock a Reclaim Finance, raccolta dall’agenzia Afp, è stata la seguente: “Tra Le numerose iniziative che abbiamo avviato, contiamo di finalizzare l’integrazione dei criteri di responsabilità sociale e ambientale ESG nel 100% dei nostri business. Così come l’esclusione della nostra partecipazione in azioni e obbligazioni di imprese i cui profitti provengono per più del 25% dalla produzione di carbone termico”.
Una soglia, questa, che però secondo Reclaim Finance è del tutto insufficiente. In questo modo, infatti, secondo l’organizzazione non governativa verrà escluso soltanto il 17% dell’industria del carbone. Il fondo potrebbe invece continuare ad investire in 333 società quotate in Borsa, rispettando formalmente il proprio impegno. Come se non bastasse, la soglia non si applica alle imprese minerarie né a quelle che utilizzano il carbone per la produzione di energia elettrica, così come nel settore delle costruzioni.
Il consiglio di Reclaim Finance a BlackRock è dunque molto semplice: anziché perdersi in arzigogolati ragionamenti su soglie e paletti, esca definitivamente e totalmente dal carbone, in ogni sua forma. Fink & Co. non abbiano paura di intaccare una piccola parte di quegli 8.680.000.000.000 di dollari: a giovarne saranno i loro figli e i loro nipoti. Certo, per farlo occorre cambiare paradigma, sistema. Modello di business.
Questo articolo è stato pubblicato in 11 anni – storie e approfondimenti sulla crisi climatica, la newsletter che Valori.it invia ogni venerdì. Se vuoi riceverla iscriviti alla newsletter e seleziona “Ambiente” tra i tuoi interessi.